Se chiedi alla nuova generazione perché si festeggia il 2 giugno, non tutti sanno rispondere. E’ triste ammettere che molti ignorano l’importanza di questa data. Ebbene il 2 giugno è la festa della Repubblica italiana, ed ha un significato importante e profondo che molti hanno dimenticato, identificando in questo giorno solo un motivo in più per non andare a lavorare o a scuola.
Il 2 giugno 1946 gli italiani, chiamati per la prima volta al voto, dopo il ventennio fascista ed una guerra spietata, scelsero la repubblica attraverso un referendum istituzionale a suffragio universale (tutti i cittadini maggiori di 21 anni) e per la prima volta votarono anche le donne. Coloro che espressero la loro preferenza alle urne, furono quasi 25 milioni; la repubblica raggiunse quasi i 13 milioni di voti soprattutto al Nord, la monarchia invece, 11 milioni di voti e la maggioranza al sud. Quello stesso giorno gli italiani votarono anche per eleggere l’Assemblea Costituente che doveva scrivere la nuova Costituzione. Il re d’Italia, Umberto II dovette abdicare e partì per l’esilio ( per questo fu chiamato re di Maggio).
L’Esilio dei Savoia fu abrogato nel 2003, dopo 57 anni. In realtà la festa del 2 Giugno che tutti noi celebriamo è stata istituita Festa Nazionale della Repubblica Italiana solo nel 1948 con l’entrata in vigore della Costituzione. La prima celebrazione avvenne il 2 Giugno 1948 in via dei Fori Imperiali a Roma con la prima parata militare divenuta poi uno dei simboli della festa del 2 Giugno. L’anno successivo, con l’ingresso del nostro paese nella NATO, ebbero luogo dieci parate militari in contemporanea sparse per tutto il Paese.
Oltre alla parata militare il 2 Giugno nella capitale d’Italia, Roma, viene celebrata la Festa della Repubblica con la deposizione di un corona d’allora al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria dinanzi alle più alte cariche dello Stato; con l’apertura alla popolazione dei giardini del palazzo del Quirinale, all’interno del quale ha la sede la Presidenza della Repubblica Italiana; con musiche eseguite dai complessi bandistici dell’Esercito Italiano, dell’Aeronautica Militare Italiana, della Marina Militare Italiana, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Curioso è che, con una legge del 1977, la Festa della Repubblica venne spostata dal 2 giugno alla prima domenica dello stesso mese, eliminando così dal calendario lavorativo un giorno festivo. Dal 2001, per volere del presidente Carlo Azeglio Ciampi, con un’altra legge del 2000, il 2 giugno tornò ad essere la data della Festa della Repubblica, ritornando nuovamente un giorno festivo a tutti gli effetti.