Una riscoperta, quella della canapa, che sta riguardando tutta l’Italia in lungo e in largo. Un ritorno alle origini, visto che questa pianta era stata, soprattutto all’inizio dello scorso secolo, motivo di orgoglio per il nostro Paese, che ne era uno dei principali produttori.
Nel tempo, soprattutto a causa della deriva proibizionista e dell’aver erroneamente legato la canapa ad altre situazioni, tale coltura si è andata lentamente a perdere. Negli ultimi mesi qualcosa è cambiato. A livello nazionale, ma anche nei singoli territori, Abruzzo compreso.
Lo scorso dicembre è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la norma approvata dalla Camera recante disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa. In sostanza, una legge nazionale tesa al recupero di questa pianta i cui potenziali utilizzi sono tantissimi.
E dal punto di vista locale cosa si sta muovendo? Anche l’Abruzzo sta partendo alla riscoperta di una coltivazione così versatile e utile. Compresi territori limitrofi alla zona della Marsica. Recentemente si sta assistendo alla nascita di una serie di aziende, sia italiane che estere, sulle sponde dei fiumi Aterno e Tirino. Si tratta di realtà industriali e agricole con la finalità di coltivare la canapa.
La stessa situazione si sta registrando nella Valle Subequana, nota per presentare condizioni climatiche tali da garantire la crescita di piante di canapa con maggiore presenza di resina, quindi con più Cbd al loro interno. Il Cbd (cannabidiolo) è uno dei cannabinoidi presenti nella pianta di canapa, e ha la particolarità di non essere psicoattivo. Di conseguenza è molto utilizzato in campo curativo e per tutto ciò che riguarda le applicazioni mediche della cannabis.
Anche questo è un tema in forte crescita in Italia, visto che si parla di un campo di utilizzo ormai ampiamente sdoganato. Il fatto che da queste parti cresca canapa ad alto contenuto di Cbd potrebbe essere molto importante a livello tanto locale quanto nazionale.
Nel resto del territorio abruzzese, anche in piena area marsicana, i terreni che vengono utilizzati per la coltura della pianta servono a produrre canapa che viene poi impiegata in tanti contesti: da quello ad esempio alimentare, passando per impieghi nella bioedilizia. Il tutto favorito dalla legge nazionale di cui sopra, oltre che da una norma del 2013 emanata dalla stessa regione Abruzzo, tesa a incentivare la produzione della canapa grazie a finanziamenti appositi e ad una burocrazia agevolata per chi si lancia nel business.
D’altra parte la canapa può essere un settore in grado di dare molto in termini economici e pratici: qualche tempo fa avevamo accennato alla vicenda relativa alla produzione di uova alla canapa a Massa D’Albe. Un’azienda agricola aveva scoperto che l’aggiunta di semi di canapa nei mangimi dati alle galline portava alla produzione di uova più digeribili, leggere e soprattutto più ricche di Omega 3, vero e proprio elisir di salute e benessere.
Ecco perché quando si parla di canapa si fa riferimento a un prodotto altamente versatile e dalle mille potenzialità. Ed ecco perché la coltivazione sta tornando prepotentemente in auge, anche in realtà come quella abruzzese.