La Asl conferma la chiusura di 8 centri per la vaccinazione. Ieri l’incontro con gli amministratori infuriati

Avezzano. Come anticipato tre giorni fa da Terremarsicane, la Asl ha disposto la chiusura di otto centri distribuiti sul territorio marsicano, in cui si offre il servizio delle vaccinazioni.

“Alzare la soglia della sicurezza con l’accorpamento dei servizi in locali che rispondano a precisi standard strutturali, la qualificazione professionale del personale, l’assunzione di nuovi operatori, l’accurata informazione ai genitori, ampliando al contempo l’apertura al pubblico degli ambulatori per 5 giorni a settimana”.

Inizia così una nota inviata alla stampa dall’ufficio stampa della Asl.

Questi i punti salienti del piano di riorganizzazione della rete vaccinale territoriale con cui la direzione della Asl 1 eliminerà carenze, sprechi e debolezze, rivedendo l’assetto alla luce del nuovo piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 e del recentissimo “Decreto Lorenzin”  sui vaccini obbligatori per l’accesso scolastico.

La riorganizzazione, già introdotta da tempo all’Aquila e a Castel di Sangro (che hanno un centro vaccinale ciascuno) e in corso a Sulmona (dove si passerà da due a un solo centro vaccinale),  nella Marsica verrà avviata ad  agosto e prevede la concentrazione del servizio in tre sedi: Avezzano, Pescina, Tagliacozzo. Proprio nell’ottica delle novità legislative, contenute nel ‘Decreto Lorenzin’, si è deciso di svolgere l’attività nelle strutture più adeguate e conformi alla normativa. Una scelta logistica che andrà di pari passo con il potenziamento degli organici (prevista l’assunzione di 11 infermieri e 4 medici), l’accesso agevolato al servizio (con prenotazioni on line), la puntuale informazione ai genitori e la messa in sicurezza dei locali.

“Con la riorganizzazione”, dichiara il manager della Asl, Ronaldo Tordera, “innalzeremo l’asticella della sicurezza, che è in cima alle nostre priorità, investendo su una maggiore preparazione degli operatori e migliorando l’aspetto strutturale dei locali.  In sostanza, più efficienza e informazione per l’utente, meno criticità,  sprechi e dispersioni territoriali del servizio”. Tra l’altro la previsione, nel territorio della  provincia, di centri vaccinali concentrati a L’Aquila, Avezzano, Pescina,  Tagliacozzo, Sulmona e Castel di Sangro consentirà, grazie alla loro vicinanza ai rispettivi ospedali o presidi di assistenza, di intervenire con tempestività per eventuali situazioni di emergenza. La nuova impostazione del servizio è stata messa a punto dalla direzione aziendale, affiancata dal Dipartimento di Prevenzione, diretto  dal dr. Domenico Pompei e dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica, guidato dal dr. Enrico Giansante.

La concentrazione dell’attività vaccinale consentirà, grazie a massicci investimenti su personale e logistica, di superare le criticità dovute all’attuale frammentazione della Rete, che nella sola Marsica comprende ben 11 ambulatori periferici (unico caso in tutto l’Abruzzo). Un assetto che, di fronte alle novità introdotte dallo Stato in materia di vaccinazione obbligatoria (e non) difficilmente sarebbe in grado di assicurare sicurezza, velocità, specifica preparazione del personale addetto, continuità negli orari di apertura (che sarà di 5 giorni a settimana). Oggi, in non pochi casi, gli ambulatori periferici sono aperti per un solo giorno a settimana, erogano poche prestazioni e, oltre ad essere costosi, sono di scarso beneficio alle comunità locali. Dalle aree più decentrate basterà spostarsi di pochi chilometri e raggiungere uno dei centri più vicini (L’Aquila, Avezzano, Pescina,  Tagliacozzo, Sulmona e Castel di Sangro) per trovare ambulatori aperti anche nel pomeriggio, operatori più qualificati e in grado di dare dettagliate spiegazioni sui vaccini.

La nuova impostazione organizzativa che, comunque, non riguarderà l’erogazione della vaccinazione antinfluenzale agli anziani dovrebbe scattare,  secondo la tabella di marcia, già ai primi di agosto anche se, vista la complessità del riassetto, sono possibili slittamenti.

Ieri la notizia è stata data ai sindaci e agli amministratori marsicani intervenuti a seguito di un invito a partecipare a un incontro sul tema.

I sindaci non erano tantissimi ma qualcuno ha alzato la voce reputando quest’ultima organizzazione dei servizi da parte della Asl, “scellerata”.

A quanto pare la Asl parte dal presupposto che chiunque al giorno d’oggi abbia un’auto e abbia la possibilità di percorrere in autonomia anche più di 50 chilometri ma a quanto pare la Asl non sa che ci sono paesi nella Marsica in cui il trasporto pubblico Tua nemmeno ci arriva.

Come faranno le mamme ad arrivare fino a Tagliacozzo o fino ad Avezzano per fare vaccini a bambini piccolissimi? Andranno in bus? Come farà una mamma che parte ad esempio da Ridotti o da Rocca di Botte? I sindaci non hanno preso di buon grado la decisione, tra gli altri quello di Ovindoli, Simone Angelosante e quello di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio e il consigliere di Rocca di Botte Luciano Camerlengo.

Loro, insieme ad altri, annunciano battaglia.

La Asl riorganizza gli ambulatori vaccinali e ne lascia aperti solo tre. Giovedì la comunicazione ai sindaci

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