Tagliacozzo. E’ accusata di essersi appropriata indebitamente della caparra e del canone di un’abitazione per cui ha fatto da mediatrice immobiliare.
A finire nei guai, imputata in un processo davanti al tribunale di Avezzano, è C.S., 52 anni di Magliano de’ Marsi.
I fatti si riferiscono al settembre del 2012, quando O.D.R., proprietaria di un immobile su via Lungo Imele a Tagliacozzo, decise di affittarlo esponendo all’esterno un annuncio.
Fu allora che C.S. si propose come mediatore immobiliare. In effetti di lì a poco l’abitazione fu data in locazione a un uomo di Pozzuoli che su indicazione della mediatrice immobiliare, versò una somma di mille euro sul conto della maglianese. Gli accordi erano che 300 euro andassero alla mediatrice mentre il resto andava come cauzione e canoni alla proprietaria.
Fatto sta che una volta ricevuto il bonifico, che l’avvocato Laura Paolelli, la quale nel processo sostiene la proprietaria dell’immobile e l’affittuario di Pozzuoli, ha presentato in giudizio (era stato effettuato on line e quindi ancor più facilmente rintracciabile), la mediatrice non ha risposto più al telefono e non ha più risposto a nessuno dei contatti dei due.
Il processo va avanti. Qualche giorno fa in tribunale è stato sentito anche l’allora comandante della stazione dei carabinieri di Tagliacozzo Leonardo Cammarino. Il giudice titolare del provvedimento è Anna Carla Mastelli, mentre C.S. è difesa dall’avvocato Antonio Pascale.
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