Incastrato dalle telecamere per furto d’auto ad Avezzano, l’uomo finisce in carcere

Avezzano – Il furto era avvenuto lo scorso venerdì 13 maggio ad Avezzano, la Polizia Locale della Marsica diretta dal comandante Luca Montanari si era immediatamente messa sulle tracce del mezzo cercando di intercettarlo tramite il sistema di videosorveglianza e le innovative telecamere a lettura targa, capaci di segnalare in tempo reale il passaggio dei veicoli rubati. Gli agenti aveva proceduto con una denuncia a piede libero poiché lo stato di flagranza era terminato, impedendo così l’applicazione della misura dell’arresto immediato.

Oggi la Polizia Locale della Marsica ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Avezzano dottoressa Daria Lombardi, dietro richiesta del Pubblico Ministero titolare delle indagini dottor Ugo Timpano. Il responsabile della ricettazione dell’auto oggetto di furto è stato così tradotto da agenti della Polizia Locale presso il carcere di Avezzano

Il fatto: Il transito di quel veicolo era stato registrato sotto una di quelle telecamere, per cui l’allarme è scattato immediato a tutte le pattuglie, che si sono concentrate insieme nel luogo indicato. Il caso ha voluto che anche un conoscente del proprietario incrociasse nel frattempo il veicolo, dando l’allarme alla centrale radio operativa della Polizia Locale.
Nel mentre che le pattuglie stavano arrivando, il veicolo veniva comunque seguito da remoto durante tutti i suoi spostamenti dall’operatore del centro videosorveglianza della Polizia Locale, il quale, con gli occhi fissi sugli schermi, manteneva un costante contatto radio con gli agenti in servizio esterno per condurli fino all’obiettivo.

Il conducente lasciava quindi il veicolo rubato in un parcheggio in zona Pineta e si allontanava prima dell’arrivo delle pattuglie. E’ così che il personale diretto dal capitano Antonio Febo responsabile della sala regìa del sistema di videosorveglianza, decideva di appostarsi nelle vicinanze nella speranza che il conducente tornasse sui suoi passi.

Dopo una lunga attesa è così in effetti avvenuto, e una volta salito in auto il soggetto, poi identificato per S.A. cittadino di quarantadue anni originario del Marocco, veniva fermato dagli agenti e portato al comando della Polizia Locale per gli accertamenti di rito, dai quali è anche scaturito che era già gravato dalla misura cautelare dell’obbligo di firma per avere commesso altri specifici reati. L’auto era stata restituita dalla Polizia Locale al suo legittimo proprietario insieme a una parte dell’altra refurtiva lasciata nel portabagagli dell’auto e non ancora ricettata..

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