Marsica – Anche quest’anno, come accade da secoli, migliaia di pellegrini hanno intrapreso il tradizionale cammino verso il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra per dare vita alla canonica celebrazione.

Un rito di devozione e di fede che unisce le comunità del Lazio e dell’Abruzzo, in particolare le Compagnie dalla Marsica, che negli ultimi giorni sono state ininterrottamente in marcia, nutrendo una tradizione che affonda le sue radici nei secoli passati.

Tra le tante località marsicane che hanno organizzato la loro compagnia di pellegrini, spiccano i nomi di Avezzano, Canistro, Carsoli, Casali d’Aschi, Castellafiume, Cerchio, Cese, Civitella Roveto, Lecce nei Marsi, Luco dei Marsi, Magliano de’ Marsi, Massa d’Albe, Poggio Filippo, San Benedetto dei Marsi, Scurcola Marsicana, Trasacco e Tufo.

Ogni gruppo, animato da una profonda spiritualità, ha contribuito a formare quel fiume di fedeli che ogni anno si snoda verso il Santuario.

Un pellegrinaggio che rappresenta un ponte tra passato e presente che dimostra come la modernità, nonostante la sua instabilità intrinseca, abbia un profondo bisogno delle solide tradizioni religiose plurisecolari.

Il Santuario, abbarbicato alla parete rocciosa, ricorda per la sua posizione ardita altri luoghi di culto suggestivi, come il celebre Monastero di Ostrog in Montenegro.

La fedeltà e la perseveranza di questi devoti, che ogni anno affrontano il cammino con spirito di sacrificio e profonda passione, testimoniano la forza immutabile della fede che continua a nutrire e corroborare l’animo umano in un’epoca di continui mutamenti.

Il pellegrinaggio a Vallepietra non è solo un atto di devozione, ma anche un momento di riscoperta di sé e della propria comunità, un’esperienza che rafforza i legami e rinnova uno spirito che si tramanda di generazione in generazione.