Il respiro delle stagioni negli “Haiku” della scrittrice Maria Assunta Oddi

L’Haiku, un componimento poetico nato in Giappone nel XVII secolo, generalmente composto da tre versi, sa cogliere particolari che trasformano le impressioni sensoriali in immagini straordinarie capaci di emozionare. Solo cercando dentro e intorno a noi è possibile suscitare sensazioni che invitano al sogno. Come scrive Roland Baarthes, l’Haiku “racchiude ciò che vedete, ciò che sentite, in un minimo orizzonte di parole”.

La scrittrice Maria Assunta Oddi descrive tramite i sensi, i primi segni della primavera nel risveglio annunciato da una primula, il trionfo dell’estate nella solarità del glicine, la tristezza della stagione autunnale nella foglia che cade, la pace del paesaggio innevato. Apparentemente semplice, questa forma di espressione poetica comunica ai suoi lettori il messaggio profondo della realtà naturale trasportandoci in mondi lontani e meravigliosi.

Le Stagioni.

Primavera

Una primula spunta nel prato

Lampo che squarcia la zolla

Magnifica stella di primavera.

Estate

Il glicine d’oro

Che brilla tra il verde fogliame

S’accuccia nell’afa d’arsura.

Autunno

Una rondine parte

Una foglia cade dal ramo

È tempo di andare verso casa.

Inverno

Nel silenzio immoto della neve

Pensieri leggeri e candide farfalle

S’illuminano alla recente luna.

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