Opi – Tra il grande artista olandese Maurits Cornelis Escher e la nostra terra c’è un legame importante. Escher è un grafico e incisore visionario e sorprendente. Celebri i suoi disegni rompicapo, le sue scale senza fine, il suo autoritratto sulla sfera, i suoi paradossi geometrici e vertiginosi. Tra le tante opere che il geniale Escher ha realizzato c’è anche un bellissimo disegno che ritrae il borgo di Opi, un’opera realizzata verosimilmente intorno al 1929. Il disegno è realizzato su un cartoncino di dimensioni 48,7 x 62 centimetri. Una visione coerente e, al tempo stesso, fantastica.
Opi è rappresentata così come l’artista la vedeva: abbarbicata e quasi in equilibrio su uno sperone di roccia, con le piccole case in fila, con le strade che scendono serpeggiando ai suoi piedi. Sullo sfondo le montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo (inaugurato solo pochi anni prima) che fanno da corolla al piccolo borgo marsicano. Per Escher l’Italia e l’Abruzzo hanno rappresentato la libertà, la vitalità e l’ispirazione. Proprio in Italia, infatti, Escher sposa la sua compagna Jetta Umiker nel 1924 e sempre in Italia nascono i suoi due figli, George e Arthur.
Gli Escher lasceranno l’Italia nel 1935 per via del clima politico e sociale generato dalla dittatura fascista. A noi restano i suoi spettacolari ritratti di Opi, Scanno e Castrovalva, tra i tanti che ha realizzato per ricordare e immortalare i borghi che ha incontrato nel corso dei suoi viaggi nel Sud Italia. Esperienza alla quale l’artista avrebbe voluto dedicare un libro che, purtroppo, non venne mai realizzato.
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