I profughi arrivati a Civita d’Antino il 1° agosto sono stati sottoposti al tampone il 4 col risultato di 8 positivi al Covid. La sindaca: “I comuni non si possono opporre”

"ho chiedo l’intervento dell’esercito a presidiare ha24 il mio comune per garantire che le persone risultate positive al Covid non escano dalla struttura e che tutti gli altri rispettino le regole della quarantena" L'Intervista

Civita d’Antino – Le levate di scudi da parte della cittadinanza e la preoccupazione dei sindaci di Canistro e Civita d’Antino che hanno visto giungere nei rispettivi comuni alcuni immigrati, risultati poi positivi al Covid19 sta creando tutti i presupposti per esacerbare gli animi dei residenti. Per capire cosa sia successo, la redazione di TerreMarsicane ha raggiunto il Sindaco di Civita d’Antino, Sara Chicchinelli che si trovava in Regione proprio per i casi accertati di Covid.

Salve Sindaco vorrei farle qualche domanda, ha qualche minuto?

Sto in audizione al consiglio regionale, su convocazione della Commissione per la Sicurezza e l’Immigrazione. Il presidente Di Gianvittorio ha voluto ascoltare i sindaci dei comuni destinatari dei profughi. Per la Valle Roveto ci sono io e il sindaco di Canistro, Di Paolo, poi i comuni di Civitella del Tronto, Moscufo, Gissi e L’Aquila, tutti con lo stesso problema.

Quando sono stati effettuati i tamponi?

I tamponi sono stati effettuati il 4 agosto dopo che i profughi erano già stati ospitati nella struttura dove erano arrivati il primo agosto. 

Il comune di Civita d’Antino ha aderito al progetto territoriale di accoglienza dei migranti?

No, qui si tratta di una struttura privata che ha partecipato ad un bando. Se per esempio c’è un albergo, un B&B, una struttura privata che fa ricettività, e magari è chiusa, quest’ultima può essere riconvertita in centro di accoglienza.

Chi risponde al bando della prefettura non ha alcun obbligo di comunicarlo al comune per eventuali autorizzazioni?

Nel nostro caso, la struttura ha già le autorizzazioni, perché è una Country House, e come tale, è una struttura ricettiva a tutti gli effetti.

Quindi pur passando da ricettività turistica a ricettività di tipo umanitario non occorre fare alcuna variazione che preveda eventuali comunicazione al Comune.

Pur essendo un tipo di ricettività differente, i requisiti per accogliere persone, questo tipo di struttura li ha già. Si tratta di una struttura che possiede tutte le autorizzazioni previste per esercitare l’attività di ricezione. In più hanno soltanto richiesto l’autorizzazione alla ASL.

Quindi stabilita la sussistenza di tutti i requisiti l’autorizzazione viene data.

Si, si, comunque i sopralluoghi sul posto, prima di dare l’autorizzazione, li ha fatti tutti la Prefettura.

E i comuni, i sindaci, non vengono ascoltati su questo tema?

No! I comuni non si possono opporre. Per di più, se si tratta di una struttura privata, e il comune facesse un’azione di forza per impedire al privato di operare, la cosa potrebbe prefigurare anche una richiesta di risarcimento danni da parte del privato. Per opporsi all’iniziativa privata ci devono essere motivazioni fondate.

Cosa vi aspettate dalla Regione?

Visto che la regione ci ha dato solidarietà, mi aspetto che esca un comunicato col quale si faccia chiarezza su chi ha la responsabilità di certe scelte. Non è possibile che i sindaci vengano accusati di colpe che non hanno. Ho inoltre inviato una lettera al Prefetto, con la quale chiedo l’intervento dell’esercito a presidiare h24 il mio comune per garantire che le persone risultate positive al Covid non escano dalla struttura e che tutti gli altri rispettino le regole della quarantena.

La cosa è molto seria

Certamente! Si pone anche un problema di danni economici relativi al fatto che molte persone che hanno casa a Civita d’Antino, e avevano programmato di trascorrere il mese di agosto da noi, adesso stanno rinunciando a farlo alla luce di quanto è accaduto. Gli operatori economici sono preoccupati.

Quali sono le dinamiche che si innescano fra residenti e il privato, che vincendo il bando, ha di fatto aperto la strada all’accoglienza dei migranti, fra cui quelli risultati positivi al Covid?

I titolari della struttura non sono nemmeno di Civita d’Antino, sono di Avezzano, qui ci stanno molto poco, hanno giusto un custode che si occupa del B&B

Ha parlato anche con gli altri sindaci della Valle Roveto?

Questo, è un problema per tutta la Valle Roveto. Pensi che stamattina, una di queste persone alloggiate nella struttura del mio comune, è stata fermata ad Avezzano e presa dal 118. Non era uno di quelli positivi ma sicuramente è stato accanto a loro.

Ma la prassi di fare il tampone dopo che queste persone sono state sistemate nella struttura di accoglienza è regolare?

Non credo si regolare!

Qualcuno dovrà risponderne!

Ah, questo non lo so! È tutto uno scaricabarile.

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