Nel corso delle prossime ore, la discesa d’aria fredda sull’Oceano Atlantico centro-settentrionale, favorita da una profonda area depressionaria di matrice extratropicale, favorirà una breve o temporanea risalita d’aria caldo-umida di origine nord-africana, insieme a una zona di alta pressione. Di conseguenza, la depressione invaderà la Gran Bretagna spostandosi verso est, cosicché la coda della perturbazione, raggiungerà l’Europa centro-occidentale e attraverserà anche le nostre regioni settentrionali. In genere, la coda di una perturbazione è la parte meno intensa di un’area di bassa pressione. Tuttavia, la maggior parte dei cumulonembi accelereranno i loro moti convettivi e le correnti ascensionali diverranno più intense non solo per via del calore latente di condensazione, ma anche a causa della convergenza dell’aria più fredda in quota con le correnti più calde e umide di matrice Subtropicale che soffieranno dall’alta verso la bassa pressione, dando luogo a piogge e temporali localmente anche forti su tutto il Nord Italia. Su di esse contribuirà anche il complesso aspetto orografico dell’arco alpino. L’aria fresca nord-atlantica che porteranno verso il basso le correnti discensionali dei temporali, innescherà un brusco crollo delle temperature sia minime che massime, mentre al Centro-Sud aumenteranno almeno fino a domenica, quando, proprio ad inizio settimana, la perturbazione, giunta sui Balcani, innescherà l’afflusso d’aria più fresca e secca verso le nostre regioni centrali/meridionali adriatiche, tramite tesi venti nord-orientali che favoriranno un momentaneo crollo della colonnina di mercurio. Le temperature torneranno a salire già da metà settimana per via dell’attenuarsi di tali correnti d’aria più fresca.