Fiamme nella casa sequestrata ai rom, un residente: “Nel quartiere trovate case occupate abusivamente”

Una donna del posto: "Siamo entrati in casa e abbiamo trovato escrementi, bottiglie e rifiuti ovunque. Presenteremo una denuncia". All'interno della casa sequestrata bruciata una valigia. Residenti richiamati da fumo e fiamme

Avezzano. Paura ieri pomeriggio in via Kant, ad Avezzano, in un quartiere a due passi da via Napoli. I residenti verso le cinque del pomeriggio sono stati richiamati dalle fiamme che provenivano da una casa sequestrata in un’operazione di polizia della fine dello scorso anno.

Un forte odore di bruciato si è propagato velocemente nell’aria e ha richiamato l’attenzione degli abitanti del posto che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Sul posto polizia e carabinieri.

La casa è quella sequestrata in un’operazione congiunta di polizia e Guardia di Finanza, di settembre dello scorso anno, scaturita dalle indagini mirate al controllo dei redditi di famiglie rom che dichiaravano di fatto di essere quasi nulla tenenti e che invece avevano proprietà di lusso.

Ieri pomeriggio all’interno della casa di via Kant è stata data alle fiamme una valigia, un trolley per la precisione. Già all’epoca dai controlli degli agenti di Avezzano emerse che in casa ci abitavano migranti di origine marocchina, presumibilmente in affitto. Il dubbio degli investigatori è che la casa, nonostante sia ancora sotto sequestro, fosse occupata abusivamente da migranti che avevano lasciato dentro indumenti e altro. Forse a loro andava ieri un segnale da parte di qualcuno che non li voleva lì. Ma sono tutte circostanze ancora da chiarire.

All’arrivo delle forze dell’ordine sono stati controllati altri immobili. A quanto pare, infatti, altre abitazioni sono occupate abusivamente. “Ho aperto la casa dei miei nonni”, dice una residente, “si tratta di una casa che deve ancora essere divisa e che quindi al momento non è abitata. All’interno abbiamo trovato di tutto. Escrementi, bottiglie rotte e rifiuti. Una specie di accampamento. Faremo una formale denuncia per dichiarare l’occupazione abusiva. Già in passato avevamo messo delle tavole ma evidentemente non è bastato”.

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