Festival di Mezza Estate Simone Cristicchi a Tagliacozzo

Tagliacozzo – Un messaggio importante, fatto di affetto, affinché ciò che conta non vada perduto. Anche dopo tanti anni. È quanto contenuto nello spettacolo di Simone Cristicchi, ‘Lettere dal manicomio, epistolario dalla nave dei folli’, di scena la sera del 19 agosto a Tagliacozzo, Chiostro San Francesco. Con le voci di Mercedes Martini, Elisabetta Salvatori, Tommaso Taddei; alla chitarra Riccardo Corso.

Una manifestazione dove la condizione umana nei manicomi è messa a nudo, nella sua fase più scoperta e ulteriormente fragile. Con una speranza che diventa promessa mantenuta: quella di portare le lettere spedite dagli ospiti dei ‘cronicari’ italiani (prima della loro chiusura nei primi anni 80), ai destinatari. La struggente dolcezza di questo evento, che poggia su inevitabili ruvidezze, fa riflettere ed esorta a non dimenticare chi è più debole (sovrapponendo abilmente il significato delle sue tematiche all’oggi), affinché possa essere aiutato ‘in tempo’. Cristicchi non solo cantante, dal 2007 (quando vinse il Festival di Sanremo con ‘Ti regalerò una rosa’), ne ha fatta di strada, anche come attore e scrittore.

Per tre anni direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo (quindi quasi a casa), al Festival di Tagliacozzo, 37′ edizione, ha esortato il pubblico presente a farsi più domande su come potrebbe cambiare l’umanità se soltanto ricordasse certi scempi del passato. Riflessione e non solo: ‘Lettere dal manicomio’ invita anche a una dissimulata fiducia nell’umanità: qualcuno ha intravisto, infatti, in questo spettacolo, il lascito di uno sguardo su un futuro tutto sommato positivo. Un invito, comunque, alla serenità.

Foto di Manuel Conti

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