Nella giornata dell’8 dicembre la chiesa cattolica celebra l’Immacolata Concezione nel dogma, cioè nella verità di fede, per cui la Madonna non è stata “toccata” dal peccato originale. Preservata sin dal primo istante del suo concepimento da ogni macchia la Vergine incarna la bellezza della vita eterna e nel contempo consola ogni mortale con la promessa di “Redenzione” in nome di suo figlio. Una madre celeste che accoglie e consola ogni vivente: “Le madri sentiranno i frutti del loro seno sussultare di gaudio, perché c’è della gente che ancora ama sulla terra… Una sola beatitudine, una comune certezza potrebbe renderci doviziosi di pace” (David Maria Turoldo).
A voi tutti dedico questi versi.
A casa per Natale!
E’ appena una finestrella aperta
Verso un’altra finestra spalancata
Nel cielo orientale della stella cometa.
Lasciare per sempre ogni cosa
Nelle bisacce terrene del pellegrino stanco:
umana sostanza colmata di luce
turbinante d’angeli.
Non piango ignote parole
Per il tuo andare.
Io so che nella vuota culla
Tra pochi giorni la Vergine Fanciulla
Adagerà un pargolo tra fasce
Per far del mondo mangiatoia di Betlemme
Tenda sacra sulla culla beata di redenzione
Nel mirabile abbraccio d’amore.
Indugia il mio dolore malinconia
Struggente di materni affetti.
Grazie a te, O Maria!
Per aver consolato ogni effimero sentimento
Con l’innocente infanzia del Dio Bambino
Presso il cuore eterno di ogni madre.