Avezzano. Ci sono escrementi, vetri rotti, sangue. E ci sono le bottiglie con cui si consuma il crack. La droga “del momento” che negli ultimi anni dilaga ad Avezzano e nella Marsica intera, che spesso viene consumata anche dai giovanissimi.
E’ qui che la donna che ha raccontato agli agenti di polizia di Avezzano di essere stata stuprata la notte tra venerdì e sabato, ha subito la violenza..
Non siamo in periferia e non siamo in qualche casa occupata abusivamente. Siamo nella parte nord della città di Avezzano, all’interno di quella che sarebbe dovuta essere l’aula magna del liceo scientifico Pollione di Avezzano. In un’area, insomma, dove confinano gli stabili delle scuole più affollate della città, dove ogni mattina arrivano i ragazzi di tutta la Marsica per seguire le lezioni.
Una scena inquietante di degrado, di pericolo, di incuria da parte delle istituzioni che non vigilano nemmeno su quello che è loro. Su lavori incompiuti che giacciono alla mercé di tossicodipendenti, di barboni, di spacciatori e di persone socialmente pericolose.
Sono queste le immagini shock che restituiscono un volto alla città che nessuno vede o meglio, che nessuno vuole vedere, e che vengono sotto gli occhi di tutti solo quando una donna di trent’anni, con problemi di alcol e tossicodipendenza viene stuprata.