Davanti al carcere dell’Aquila, dove si trova Matteo Messina Denaro, spunta l’opera di Laika che ricorda il piccolo Giuseppe Di Matteo

Davanti al carcere dell'Aquila
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L’Aquila – Il piccolo Giuseppe Di Matteo venne ucciso e sciolto nell’acido l’11 gennaio 1996. Aveva solo 12 anni ed era figlio del pentito e collaboratore di giustizia Santino Di Matteo. Il mandante del feroce assassinio di Giuseppe fu Matteo Messina Denaro. Un’immagine che ricorda il piccolo Giuseppe, ritratto nella foto che in tanti ricordiamo mentre va a cavallo, è stata ricreata sul muro di una cabina elettrica che si trova di fronte alla casa circondariale dell’Aquila dove Messina Denaro si trova recluso.

L’artefice dell’opera d’arte è la street artist Laika. Il titolo del poster è eloquente: “Mafia sucks” ossia “La mafia fa schifo“. Laika è un’artista romana che in tanti considerano la Banksy italiana. Quanto si mette in azione, generalmente di notte, è solita indossare una maschera bianca e una parrucca rossa. Ogni sua opera è un messaggio di protesta o di denuncia, proprio come è accaduto a L’Aquila con il ricordo di Giuseppe Di Matteo, una delle tante vittime di Matteo Messina Denaro.

Sul proprio profilo FB, Laika commenta il suo “Mafia suks” con queste parole: “LA MAFIA FA SCHIFO e bisogna combatterla senza paura. Giovanni Falcone diceva: “Chi tace e piega la testa, muore ogni volta che lo fa, chi parla e cammina a testa alta, muore una sola volta”. Auguro a Matteo Messina Denaro di vivere più giorni possibile nelle sue condizioni sapendo adesso, che proprio fuori dalla sua ‘gabbia’ c’è Giuseppe di Matteo che esulta per la sua cattura. A Giuseppe, Nadia, Giovanni, Paolo. A tutte le vittime di mafia. Non c’è perdono“.

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