Bisegna. La elezione del Sindaco e dei consiglieri comunali di Bisegna, scaturita dalla tornata amministrativa di due anni fa, è regolare. Lo ha affermato il Consiglio di Stato, pubblicando la sentenza definitiva che ha accolto il ricorso avverso la sentenza del Tar dell’Aquila che aveva annullato il risultato del seggio numero 2. Era stato nominato anche un commissario prefettizio. Ma il Consiglio di Stato dapprima ha rimosso la nomina del commissario ed ora, con sentenza definitiva, ha ristabilito la volontà dell’elettorato.
In pratica, nonostante il riconteggio della schede da parte degli Prefetto dell’Aquila che aveva addirittura aumentati i voti alla lista che faceva capo al sindaco Antonio Mercuri, il Tar dell’Aquila aveva deliberato l’annullamento del risultato per errori nella compilazione del verbale di una delle due sezioni, cioè la numero 2.
In sintesi la sentenza sottolinea come: “ In presenza, dunque, di una censura, pur fondata ma di natura esclusivamente formale e non invalidante, il primo Giudice non avrebbe dovuto disporre l’annullamento delle operazioni elettorali svolte nella Sezione II del Comune di Bisegna il 6 giugno 2016 ed il verbale di proclamazione degli eletti alla carica di Sindaco e di consigliere comunale, stante il richiamato, preminente rilievo, nel procedimento elettorale, dell’interesse alla stabilità del risultato elettorale che lo stesso incombente istruttorio disposto aveva accertato come favorevole alla lista n. 2 in misura, addirittura, superiore a quella indicata nello stesso verbale di proclamazione degli eletti. Donde la fondatezza della censura di manifesta illogicità e violazione dell’art. 48 cost., dedotta avverso la sentenza del Tar L’Aquila con il terzo e ultimo motivo di appello. Per le considerazioni che precedono, l’appello va accolto e la sentenza appellata va riformata”.
Ora sindaco e consiglieri possono riprendere serenamente il percorso interrotto.
Intanto lo stesso Tar dell’Aquila aveva invitato la Procura della Repubblica di Avezzano di accertare eventuali responsabilità per quanto accaduto. Ed eventuale danno arrecato.