Abruzzo – Il Centro Nazionale Biodiversità è uno dei 5 Centri Nazionali di Ricerca che sono stati costituiti dall’Italia nel 2022 utilizzando i fondi del Recovery Fund europeo.
Include 25 Università ed Enti di Ricerca, oltre a 24 partner privati, e finanzia le attività di migliaia di ricercatori impegnati nello studio e nella conservazione della biodiversità.
Le attività di punta del Centro per quanto riguarda le aree protette, coordinate dal Prof. Rondinini della Sapienza Università di Roma e dal Prof. Chiarucci dell’Università di Bologna, riguardano due aspetti:
1. l’identificazione delle priorità per espandere la rete nazionale di aree protette al 30% entro il 2030, per centrare gli obiettivi globali ed europei della Convenzione sulla Diversità Biologica e della Strategia Europea per la Biodiversità;
2. la valutazione dell’importanza delle aree protette per la conservazione della biodiversità.
Facendo riferimento a quest’ultimo aspetto e spaziando dal mondo vegetale a quello animale, a partire dalla primavera del 2024 i ricercatori delle Università Sapienza di Roma e della Tuscia di Viterbo, stanno misurando un ampio spettro di indicatori della biodiversità a livello genetico, di popolazione, di comunità e di paesaggio.
Grazie alla collaborazione con i ricercatori e le ricercatrici coinvolte nei diversi progetti, nei prossimi mesi vi racconteremo le ricerche in corso d’opera nel Parco, continuate a seguirci!
Fonte: Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise