L’Aquila. “I compiti di lotta agli incendi boschivi sono sotto la responsabilità delle Regioni. I vigili del fuoco vi concorrono solo dal 2017 avendo ereditato i compiti del soppresso Corpo Forestale dello Stato senza però un correlato sufficiente numero di uomini e questo mette in crisi anche il sistema di spegnimento a terra, non solo aereo”. Lo dice Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo dei Vigili del Fuoco, commentando le indicazioni odierne in materia di incendi boschivi fornite alle Regioni da parte del capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
“Molte Regioni inoltre – ricorda Brizzi – non hanno valorizzato questa attività dei vigili del fuoco e non hanno ancora stipulato le convenzioni che stanziano i fondi di potenziamento del servizio o lo
hanno fatto in modo insufficiente. Ne discende che in alcune regioni la coperta è corta e quando i vigili del fuoco sono impegnati negli incendi boschivi si rischia di non poter garantire le attività di soccorso pubblico urgente. Un quadro variegato a fronte di un rischio incendi diffuso su tutto il territorio e alimentato dal gran caldo, che necessita di soluzioni politiche e linee di indirizzo univoche”.
“In Abruzzo – aggiunge Luigi Conti, segretario regionale dello stesso sindacato – la convenzione con la Regione è stata stipulata ma non è ancora operativa. Riteniamo, comunque, che le risorse stanziate a favore dei vigili del fuoco per la lotta attiva agli incendi boschivi sono ampiamente insufficienti a garantire un servizio efficace ed efficiente”.
“Ricordiamo infine – è la denuncia di Conti – che i vigili del fuoco sono ancora un attesa del pagamento del servizio antincendio boschivo svolto, sempre in convenzione con la Regione, nel 2016”.