Avezzano. L’ultimo scontro in vista del ballottaggio del 25 giugno, in cui si deciderà il nuovo sindaco di Avezzano, è sulla riqualificazione dell’area conosciuta come “Pulcina-Barbazzano”.
Il sindaco uscente Gianni Di Pangrazio, che mira al suo secondo mandato, qualche giorno fa ha inviato alla stampa il progetto “di potenziamento del nuovo parco periurbano nell’area della Pulcina – Barbazzano, nella zona nord della città”.
La comunicazione:
Il parco sarà oggetto di interventi sia riguardo al patrimonio arboreo presente che sugli arredi e sulla strutturazione degli spazi: parco giochi, percorsi – vita attrezzati, panchine, gazebo, spazi per iniziative culturali, sono alcuni degli elementi che costituiranno il Parco, destinato a diventare il terzo polmone verde della città. «Ho sempre avuto massima attenzione e cura delle nostre aree verdi, nella convinzione, da sportivo e amante della natura, che esse rappresentino “il respiro” stesso della città», ha rimarcato Giovanni Di Pangrazio. «Luoghi di benessere ma anche di socialità e, attraverso l’esperienza diretta e la promozione di un’autentica cultura del rispetto per l’ambiente, la migliore garanzia per il futuro delle nostre comunità. Abbiamo dato vita a un’opera straordinaria riguardo all’area protetta del Salviano e sarà lo stesso con questo parco, da poco inaugurato. Sarà un’area completamente fruibile, bella e sicura, in grado anche di valorizzare l’intera zona di Barbazzano-Pulcina facendo anche da attrattore per i visitatori. Il nostro è un programma composito e innovativo, dal ‘cuore green’ per tanti aspetti. Siamo pronti a continuare il lavoro per portare avanti quanto iniziato e a dare corso ai prossimi step per seguitare a far crescere la nostra bella città».
“Risulta curioso come nel corso di 4 anni”, afferma la Tacconella, “il primo cittadino non abbia mai trovato un minuto per discutere insieme del progetto che avevo depositato e protocollato, ( insieme ad un’altra persona), in comune nel 2013, per lo sviluppo del parco Pulcina, mentre a una settimana dal ballottagio, improvvisamente sia riuscito a trovare il tempo, non per discuterne costruttivamente con noi, ma per pubblicizzarlo a fini elettorali attraverso la stampa. Non ci rimane che costatare che troppo spesso “le cose fatte” sono frutto del lavoro e delle idee degli altri e usate, senza avere la minima considerazione per chi le ha proposte, utilizzandole ad hoc al bisogno”.
“La nostra città ha bisogno di un cambiamento e se ne sono resi conto in molti”, aggiunge Pierleoni, “di un sindaco che ascolti le esigenze e le proposte dei cittadini così da poter dare ad Avezzano e a tutti gli avezzanesi una guida degna della quinta città della Regione”.