Avezzano – Un 53enne di origine rumena, ma da tempo residente nella Marsica, è dovuto comparire ieri avanti al tribunale di Avezzano, in composizione collegiale, per rispondere del reato di violenza in famiglia. Secondo l’accusa, l’uomo, che è difeso dall’avvocato Mario Del Pretaro, avrebbe assunto ripetutamente comportamenti violenti nei confronti della moglie, anche lei rumena, arrivando a colpirla con calci e pugni. In una occasione avrebbe minacciato di buttarla giù dal balcone.
Ad aggravare la posizione dell’imputato, c’è anche il fatto che le aggressioni, tutte verificatesi nel corso del 2022, sarebbero avvenute alla presenza della figlia della coppia, una minore di 12 anni e anche in stato di ubriachezza abituale. Pare infatti che all’origine delle liti ci fossero i tentativi della moglie di impedire al marito di abusare delle sostanze alcoliche.
Le forze dell’ordine in più occasioni hanno posto in essere degli interventi, su richiesta della donna, fino a quando, lo scorso mese di novembre, il GIP del tribunale di Avezzano, su richiesta del PM Luigi Sgambati, aveva disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Da quel momento l’uomo non avrebbe quindi più dovuto avvicinarsi alla vittima. Eppure qualche giorno dopo, la donna era stata costretta a richiedere nuovamente l’intervento dei carabinieri, costretta a barricarsi in casa per sfuggire alla furia del marito.
In conseguenza di questo ultimo episodio, l’uomo è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere dal gip di Avezzano. Ieri, si è tenuta la prima udienza avanti al tribunale di Avezzano in composizione collegiale, presidente Camilla Cognetti, a latere Paolo Lepidi e Giampiero Lattanzio. La moglie, persona offesa, non si è presentata e non si è costituita parte civile. La causa è stata rinviata al 2 marzo, quando verranno sentiti i primi testimoni.