Cocullo si prepara alla grande festa del primo maggio con un evento di rilievo nazionale tra antropologia, religiosità popolare e strategie di valorizzazione territoriale
Sarà la Sala Consiliare del Comune di Cocullo a ospitare, sabato 12 aprile 2025 alle ore 9:30, il convegno “L’Italia dei Miracoli”, un appuntamento di grande spessore culturale che metterà al centro i riti legati a San Domenico Abate, il tarantismo mediterraneo e, più in generale, il valore della cultura popolare nell’Italia di oggi.
Un evento fortemente voluto dalla Comunità di Cocullo, in sinergia con i paesi della devozione a San Domenico, che segna un passo importante all’interno di una strategia condivisa per la valorizzazione della Festa del Santo e delle manifestazioni a essa collegate.
La data del 12 aprile rappresenta anche un momento di preparazione in vista dell’attesissima Festa di San Domenico del primo maggio, che ogni anno richiama migliaia di visitatori e fedeli nel piccolo borgo marsicano, noto in tutta Europa per il suggestivo rito dei serpari.
Tra i protagonisti del convegno, Marino Niola, antropologo e autore del libro “L’Italia dei miracoli” (Raffaello Cortina Editore), che dedica un intero capitolo proprio a Cocullo, e Vincenzo Santoro, responsabile Cultura dell’ANCI, autore di “Il tarantismo mediterraneo” (Itinerarti Edizioni). Due pubblicazioni che dialogano tra loro nel raccontare una penisola profondamente segnata da culti antichi, rituali collettivi e spiritualità popolare.
A portare i saluti istituzionali sarà il Sindaco di Cocullo, Sandro Chiocchio, mentre tra gli interventi si segnala la presenza di Massimo Alesii, decano dell’associazione “Comitato Festa della Perdonanza”, e Lia Giancostofaro, antropologa dell’Università d’Annunzio. Le conclusioni saranno affidate a Gianni Letta, accademico dei Lincei.
Un’occasione, dunque, per confrontarsi sul senso profondo della devozione popolare, ma anche per rilanciare un progetto di valorizzazione e promozione culturale che abbraccia l’intera area del culto di San Domenico, tra Abruzzo, Lazio e Campania.
