Canistro – Procedono a pieno ritmo alla Ini di Canistro (L’Aquila), i lavori finalizzati all’adeguamento della struttura in casa di cura monospecialistica in ortopedia, entro gennaio 2018, come da disposizioni della riforma Lorenzin.
Lo stato di avanzamento dei lavori è stato verificato ieri nel corso di una ispezione della Asl provinciale numero 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, in particolare da parte del direttore del dipartimento Prevenzione, Domenico Pompei, del dirigente Agostino Cesarani e dell’avvocato Dino Piccari.
Una ispezione che ha dato esito positivo per le opere realizzate finora. Lo rende noto la proprietà della clinica Ini.
Ad accompagnare gli ispettori della Asl, il direttore amministrativo della Ini, Daniela Stati, e il direttore sanitario, Antonella Tiberi.
A seguito dei controlli, è stato constatato e messo a verbale che l’adeguamento delle sale operatorie è pressoché concluso ed entrambe sono dimensionate a norma, con una superficie superiore ai 40 metri quadrati ciascuna.
Con l’occasione è stato fatto il punto della situazione, in considerazione del fatto che la casa di cura cambierà volto.
“Ci stiamo preparando con grande serietà e puntualità a questo importante appuntamento di gennaio – spiega la Stati – Per noi la trasformazione in clinica monospecialistica per l’ortopedia rappresenta una nuova sfida, per questo abbiamo deciso di adeguare gli spazi e la logistica più strettamente ospedaliera, ma abbiamo anche colto l’occasione per un restyling complessivo della nostra clinica, per migliorare ancora di più i servizi, la fruibilità e la qualità degli spazi, a beneficio dei pazienti e delle loro famiglie”.
Nel secondo piano è stato attivato un posto di terapia sub-intensiva, e si è in attesa di ricevere i monitor.
Nell’area antistante la clinica sono iniziati, poi, i lavori di sbancamento per permettere il passaggio di chirurghi e operatori, oltre all’accoglienza delle ambulanze.
Già ultimati i lavori di adeguamento degli impianti elettrici, per il ricircolo dell’aria e il controllo del microclima, dell’impianto antincendio, e i lavori per la riserva idrica.
Sono, infine, state avviate le procedure per i percorsi “sporco-pulito” e si è in attesa di montare gli ultimi accessori.
Sono periodicamente revisionate le procedure, con specifiche riunioni di sala, per la sterilizzazione e anche per la gestione dei percorsi “sporco-pulito”.
La Asl provinciale verificherà l’ulteriore stato di avanzamento dei lavori entro il mese di novembre.
Lo sforzo messo in campo dalla Ini si è reso necessario per adeguarsi, entro il gennaio 2018, a quanto disposto dal decreto 98 del 12 settembre 2016 dell’allora commissario alla sanità, Luciano D’Alfonso, che trasforma i 30 posti letto accreditati della Ini in monospecialistici in ortopedia, recependo quanto stabilito dal decreto Lorenzin.
La struttura di località Cotardo, già uno dei fiori all’occhiello del gruppo della famiglia Faroni, operante in tutta Italia, e che dispone di 110 posti letto, sta cogliendo l’occasione dell’adeguamento, per rendere complessivamente ancor più accoglienti e funzionali gli ambienti e i servizi.
La struttura si doterà, infatti, di un nuovo bar, di una foresteria a beneficio dei familiari dei pazienti, del servizio di wi-fi gratuito e di un servizio navetta che collegherà la clinica al paese di Canistro, e dunque con il terminal autobus e la stazione ferroviaria.
La Ini ha tra i fiori all’occhiello il polo di Chirurgia endoscopica (laparoscopia) e di Chirurgia vascolare, oltre all’unità funzionale di Urologia, dotata di metodiche e tecnologie chirurgiche e mini-invasive.
Anche dopo la riconversione manterrà tutte le sue prestazioni di eccellenza in regime di ricovero ordinario o diurno, e in forma ambulatoriale, nelle aree specialistiche di medicina, chirurgia e riabilitazione.