Celano – Ancora lui, Vito Taccone, il camoscio d’Abruzzo. La sua figura, insieme sportiva ed umana, continua ad interessare e a stimolare, nel contempo, nuove, intriganti modalità di riflessione, tali da andare oltre il già detto. E’ questo, in definitiva, il senso del progetto messo in campo da due associazioni marsicane, di taglio certo diverso, ma che hanno deciso di mettere in comune i loro strumenti d’azione e potenzialità per imbastire l’idea di un convegno che, intorno alla figura del noto ciclista marsicano, possa ampliare la visione su aspetti sociali, di costume e, in una parola, culturali.
Si sono quindi ritrovate per una prima presa d’atto ampie delegazioni delle due associazioni, l’Associazione Regio Tratturo Celano-Foggia di Celano e l’Associazione culturale Piazza Cavour di Avezzano, con i rispettivi presidenti, Gesualdo Ranalletta e Franco Casmirri.Punto di partenza dell’iniziativa proprio le origini agricole-pastorali di Taccone, riconducibili sia ad Avezzano che a Celano. Una figura, quella di Taccone che, pur caratterizzata da spigolosità e aspetti contradditori, ha sempre avuto nell’autenticità espressiva e d’azione un suo tratto distintivo, rappresentando così un modello di riscatto sociale in una ben determinata epoca storica. E’ intorno a tali tematiche, quindi, che vanno al di là delle pur ragguardevoli imprese sportive di Taccone, che si intende, col convegno da realizzare a Celano, sviluppare una riflessione di ampia portata insieme di costume e, appunto, culturale, anche con l’obiettivo di preservare una memoria storica troppo spesso disattesa. Le due Associazioni, di concerto, sono già impegnate a garantire al convegno un parterre di ospiti di rilievo, tali cioè da garantire validi contributi per un appuntamento che si vuole di spessore per la Marsica.