Avezzano – “Ciò che è accaduto appare inverosimile oltreché paradossale. Forse ci si è dimenticati dell’impegno, del sacrificio, dell’investimento economico che vengono posti in essere pur di far girare l’economia, rilanciare le piccole e medie imprese, più o meno distrutte dalla crisi economica italiana. E ci si è dimenticati che le stesse piccole e medie imprese, per partecipare all’evento annuale di Magia del Fare, sostengono spese per parteciparvi e per la sua buona riuscita”.
In questo modo il Presidente Provinciale Confesercenti, Domenico Venditti, interviene sulla vicenda Magia Del Fare e sulla multa di 27 mila euro notificata al Presidente Ascom provinciale, responsabile dell’organizzazione, Roberto Donatelli per alcuni manifesti ‘abusivi’ che pubblicizzavano l’evento. Il Comune, in sostanza, dopo aver patrocinato l’evento ha inflitto una sanzione all’organizzatore, che ha già presentato ricorso al Prefetto dell’Aquila.
“Come sempre quelle ad essere attaccate e denigrate sono le imprese, e le relative associazioni di categoria”, continua il Presidente Confesercenti Domenico Venditti, “che nonostante tutte le difficoltà generali ed oggettive, si ritrovano sempre con il dito nella piaga. Sono le piccole e medie imprese a pagarne le spese, le stesse che oggi sono obbligate a “tirare avanti” e reinventarsi, pur di poter sopravvivere, far girare l’economia e tenere in piedi le proprie attività, sostenendo spese importanti per partecipare all’evento. Ci si dimentica, i sacrifici che le imprese fanno per mantenere in piedi le proprie attività”.
“Non si comprendono le motivazioni che hanno portato a far sì che si potesse infliggere una sanzione così elevata a chi si è messo in gioco, anche quest’anno, con dedizione ma soprattutto senza scopo di lucro e ritorni personali, per strutturare e progettare Magia del Fare, evento importantissimo per tutta la Marsica e per il circondario, ponendo in essere, tra l’altro, sempre la stessa procedura burocratica anche negli anni passati”.
“Molte lamentele – conclude -sono pervenute da parte delle imprese, le quali preferiscono non commentare l’accaduto, ma sicuramente si palesano demotivate al punto da valutare se mettersi ancora in gioco il prossimo anno”.