Caos ospedale, Genovesi (Lega) punta il dito verso il sindaco di Avezzano: “Atteggiamento troppo remissivo”

Avezzano – All’indomani del blitz dei carabinieri del Nas presso il Laboratorio analisi dell’ospedale del capoluogo marsicano. Il consigliere comunale di Avezzano, Tiziano Genovesi, eletto in quota Lega, esamina l’accaduto colpevolizzando l’atteggiamento del primo cittadino di Avezzano reo secondo Genovesi di un atteggiamento troppo remissivo. Il pensiero del consigliere è affidato ad una nota stampa che riportiamo integralmente:

“È gravissima la situazione che riguarda la sanità marsicana, è vergognoso il silenzio del primo cittadino di Avezzano e l’assoluta indifferenza sul caos tamponi all’ospedale di Avezzano dello stesso sindaco, Giovanni Di Pangrazio, e dell’assessore Maria Teresa Colizza, da lui delegata per gestire l’emergenza sanitaria”.

“La situazione è talmente confusa che anche i militari del Nas hanno voluto vederci chiaro, acquisendo tutti i dati necessari per chiarire le cause dei ritardi e soprattutto se ci siano eventuali responsabilità. Non è possibile che per un errore di sistema, un problema a livello informatico, centinaia di famiglie siano costrette ad essere recluse nelle proprie case in attesa di conoscere l’esito dei tamponi effettuati”, spiega Genovesi.

“Non è più accettabile l’atteggiamento remissivo del sindaco di Avezzano che, tolte le vesti da paladino della Marsica e riposta l’armatura nell’armadio, oggi resta in un religioso silenzio, senza prendere una posizione contro o a favore del manager della Asl 1, il ‘marinaio’ Roberto Testa, che continua a dimostrarsi inadeguato per il ruolo che ricopre”, aggiunge il consigliere del Carroccio.

L’esponente della Lega attacca frontalmente il sindaco: “Mi chiedo cosa sia cambiato, vorrei sapere a cosa si deve il repentino cambio nell’atteggiamento del primo cittadino. Il silenzio del sindaco non fa che confermare l’ipotesi che nel frattempo si sia giunti a un accordo di tipo politico tra le parti, altrimenti resta tutto inspiegabile. I detrattori potrebbero dirmi che si tratta di un pensiero malevolo, ma si sa che ‘a pensar male degli altri è peccato, ma spesso si indovina’”.

Genovesi continua a chiedere, quindi, un passo indietro al direttore generale dell’Azienda sanitaria della provincia dell’Aquila: “Non si può continuare a fare melina. È ora che Testa si faccia da parte, ammetta le proprie difficoltà e responsabilità, lasciando il posto a persone che abbiano a cuore la sanità del nostro territorio. Ora che la campagna vaccinale è a buon punto, serve davvero un colpo di reni da parte di tutti, chi non è in partita è meglio che resti in panchina”, conclude.

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