Canistro. Blitz dei carabinieri allo stabilimento dell’ acqua minerale Santa Croce di Canistro. La dirigente della Regione Iris Flacco del Servizio Risorse del Territorio e Attività Estrattive si è presentata alla fabbrica di Canistro con i carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) e del Nas (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma) di Pescara, accompagnati da quelli della compagnia di Tagliacozzo. Al momento sono tutti dentro lo stabilimento dove i responsabili non si trovano.
Gli operai sono stati trovati al lavoro. La conduttura delle acque è aperta e si sta imbottigliando. Tir continuano a entrare e uscire dallo stabile. L’erogazione dell’acqua dovrebbe essere ferma da dicembre, quando forestale e carabinieri, misero i sigilli ai tubi. Pare che però i sigilli siano stati tolti e che nello stabilimento si sia continuato a lavorare. Alcuni operai sono usciti fuori preoccupati per l’accaduto. L’ispezione è in corso da due ore ma nello stabilimento non si trovano responsabili. Sul posto anche Il comandante del Noe, il maggiore Spoletini.
Le auto dei dipendenti sono tutte parcheggiate all’esterno ma i proprietari non si trovano. All’esterno, per garantire l’ordine pubblico ci sono gli agenti del commissariato di Avezzano. Non c’è nemmeno l’imprenditore Camillo Colella che pare sia stato raggiunto al telefono dalle forze dell’ordine. Non si esclude che questa mattina nella complicata vicenda dell’acqua Santa Croce, si arrivi davvero a una svolta.
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