La solidarietà è fondamentale per sostenere chi ha bisogno e, per fortuna, la generosità degli italiani è davvero grande. D’altronde non occorre elargire cifre cospicue, perché anche le piccole offerte contribuiscono ad aiutare chi ne ha più bisogno.
I dati sulla beneficenza in Italia
Per comprendere quanto sia attivo il cuore degli italiani in questo senso, basta consultare i dati di Donare 3.0, l’indagine condotta da DOXA, secondo la quale gli italiani che nel 2018 hanno contribuito a riempire le casse della beneficenza sono l’81%. Uomini e donne che hanno dato, in questo modo, un aiuto notevole alle associazioni impegnate nel volontariato benefico.
I donatori più maturi hanno privilegiato gli ambiti della salute e della ricerca, mentre i giovani hanno trovato più importante sostenere formazione ed educazione. Sempre dall’indagine risulta che i donatori occasionali sono in aumento e toccano la percentuale del 32%, e che il 24% dona attraverso un dispositivo mobile, preferibilmente lo smartphone. Il 60% dei donatori online, però, continua a preferire il computer come sistema di versamento, e ormai quasi tutti donano solo se gli enti sono in grado di consentire la verifica reale delle donazioni e dei risultati. E sono sempre di più coloro che scelgono di sostenere prevalentemente una singola associazione, a cui donare la maggior parte delle cifre destinate alla beneficenza.
Soldi (tanti) e non solo: le altre forme di donazione
Quello che emerge dall’indagine è che cresce il numero degli italiani che hanno scelto di effettuare donazioni, magari sfruttando portali come quello della Lega del Filo d’Oro. E tutto ciò ha portato a raggiungere la cifra di 7,7 miliardi di euro nel 2017. Ma la beneficenza non si limita alle offerte in denaro, perché sono state attivate altre forme di donazione, altrettanto importanti e da tenere in considerazione. Una delle prime forme di sostegno a chi soffre sono le donazioni delle componenti fondamentali per la vita, come il sangue e gli organi. Una forma di solidarietà che ha consentito, e consente ogni giorno, di salvare molte vite umane che, in alternativa, non sopravvivrebbero. Non va dimenticato neanche il volontariato, visto che sono tantissime le persone che militano nelle varie associazioni, anche saltuariamente. I volontari, infatti, solo nel 2016 sono stati 6,9 milioni (Istat), e cioè il 13% dei cittadini italiani che hanno superato i 14 anni e che hanno reso 1,4 miliardi di ore di servizio gratuito. Un dato importante, che testimonia ancora una volta la volontà di fare del bene.
Continuare a donare, in tutte le forme, è indispensabile per far sì che chi è meno fortunato di noi possa avere la speranza di star meglio. In questo senso, è importante che le associazioni che offrono aiuto e sostegno possano contare sulle risorse necessarie ad affrontare le spese necessarie.