L’Aquila – “Dolore e lacrime nelle nostre Università italiane. Oggi piangiamo gli ultimi due femminicidi balzati agli onori della cronaca.
Ilaria Sula e Sara Campanella, due giovani donne, studentesse universitarie, nomi che si sommano ai tanti femminicidi, troppi già consumati anche quest’anno, e i dati non accennano a calare.
Ogni giorno, apprendiamo la notizia dell’uccisione di almeno una donna per mano di un uomo. Gli episodi di femminicidio, brutali per numero e per modalità di aggressione, si susseguono nelle pagine di quotidiani e atti processuali, nelle notizie del telegiornale e sui social.
Il patriarcato esiste, eccome! Tutti/e insieme, istituzioni e cittadini/e, dobbiamo assumerci l’obbligo di un’azione morale e concreta per un rinnovato impegno a fermare la cultura che alimenta la piramide della violenza di genere e contrastare stereotipi tossici per promuovere davvero la parità di genere e le relazioni sane”.
Silvia Nanni, presidente CUG dell’Università degli Studi L’Aquila
Fonte: Università degli Studi L'Aquila