Avezzano –L’assessore Maria Antonietta Dominici: “Toccante momento di ricordo. Le persone gli vogliono bene e continuano a raccontare , distanza di tanti anni, le sue gesta. Fu un figlio talentuoso della nostra terra”. Ha partecipato una rappresentanza del 60° Stormo Guidonia.
“E’ stato un navigatore dei cieli, un figlio dell’aria ma, al tempo stesso, anche un figlio della terra, quella di Avezzano. Questa mattina è stato davvero toccante e commovente partecipare alla cerimonia di ricordo e di intitolazione del piazzale adiacente al Monumento dei Caduti di Borgo Incile al Colonnello pilota Armando Verna dell’Aeronautica Militare, scomparso il 5 maggio di quasi 40 anni fa. Tanti lo hanno ricordato come un appassionato del suo lavoro e del ruolo che svolgeva con etica ed entusiasmo”. Così il vicesindaco di Avezzano, Domenico Di Berardino, che ha partecipato questa mattina alla commemorazione del noto pilota di origini marsicane che perse la vita in servizio presso la base aerea di Latina. Davanti alla Chiesa della Madonna di Loreto di Borgo Incile, si è radunata la comunità e tutti lo hanno ricordato come il “sognatore del vento”. Dopo la celebrazione della messa, alle ore 11 e 30, si è tenuta l’inaugurazione della targa in ricordo del colonnello pilota, alla presenza del presidente dell’Associazione dell’Arma Aeronautica Tonino Di Matteo, del Tenete colonnello Carla Angelucci, Comandante del 202° Gruppo Volo del 60° Stormo Guidonia, del primo Luogotenente Giancarlo Meloni, del primo Luogotenente Edoardo Di Felice e del gradato aiutante, Tomas Paolucci. Anche Papa Giovanni Paolo II venne portato nella Marsica sull’elicottero guidato da Verna. All’epoca, il tenente colonnello aveva 48 anni e pilotava il velivolo Sh3d-Ts.
“Trentanove anni fa ci lasciava un padre esemplare, un uomo straordinario, che aveva fatto del volo sui caccia militari la passione della sua vita. – racconta il figlio di Armando, Fabrizio Verna – Dotato di un’umanità fuori dal comune, aveva scelto di restare fedele al suo sogno, rifiutando proposte allettanti di lavoro, come quella del pilota commerciale. Il suo ricordo vive ancora oggi nel cuore di chi lo ha conosciuto, come esempio di dedizione, coraggio e amore autentico per il volo”. Anche perché , come ha sottolineato il Tenete colonnello Carla Angelucci “un pilota non muore mai; vola solo più in alto!”
Proprio lui raccontò ai giornali di quel periodo quell’avvenimento, utilizzando queste parole: “È un fatto storico che il Papa venga nella Marsica, ma anche che un pilota lo faccia atterrare nella sua città”. Venne eseguito da Verna, difatti, un sorvolo proprio su Avezzano. “Ogni volta che rendiamo omaggio ad un figlio illustre di questa terra – conclude l’assessore Maria Antonietta Dominici – riportando in auge non solo il suo nome, ma anche la determinazione che ebbe in vita e il coraggio che dimostrò nel varcare porte di carriere di prestigio, facciamo un’opera di bene nei confronti della nostra città e nei confronti delle nostre generazioni future. Rendiamo onore al passato, regalando esempi di vita al domani”.

