Attivo un servizio di supporto psicologico per i malati oncologici

I due psicologi, operativi all’interno dell’ambulatorio di terapia del dolore, sono stati reclutati con borse di studio finanziate dall’associazione ‘L’Aquila per la vita’ con complessivi 44.000 euro

Provincia – Da domani l’ospedale di L’Aquila avvierà una prestazione unica in Abruzzo e tra le poche in Italia: un servizio di supporto psicologico per malati con patologie oncologiche a disposizione di tutti i reparti del presidio del capoluogo regionale. Una nuova attività, con sede nell’ambulatorio di terapia del dolore, che si avvarrà di due psicologi, pronti a recepire le richieste di assistenza provenienti dai vari reparti. Stop a sostegni psicologici sporadici (con psicologi che intervengono una tantum) sostituiti  da un servizio organizzato che può seguire il paziente lungo tutta e oltre (se il malato lo vuole) la degenza. L’innovazione, presentata questa mattina all’ospedale di L’Aquila, è frutto dell’impegno dell’associazione ‘L’Aquila per la vita’ (da anni al fianco dei malati) che ha raccolto i fondi, complessivi 44.000 euro, per reclutare, tramite borse di studio, i due psicologi che interverranno ogniqualvolta un reparto del San Salvatore lo chiederà.

Come funziona il servizio? La prestazione psicologica riguarda tutti i malati ricoverati in ospedale che hanno patologie oncologiche e, dunque, non solo quelli che si trovano in oncologia.  I due psicologi, Cristina Crosti e Paolo Mastrogregori (con incarico di un anno che probabilmente sarà prorogato) saranno al fianco dei pazienti oncologici nelle diverse situazioni criticità. Es: nel periodo che precede un’operazione o dopo di essa e in qualunque altro momento  si renda necessario intervenire a beneficio della fragilità ‘instillata’ dalla patologia oncologica. Stamane, alla conferenza stampa di presentazione,  erano presenti il presidente di ‘L’Aquila per la vita’, Giorgio Paravano, il Manager della Asl, Rinaldo Tordera, il prof. Franco Marinangeli, direttore del reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale e il prof. Edoardo Alesse, direttore del dipartimento scienze cliniche applicate e biotecnologie dell’Ateneo di L’Aquila. Il manager della Asl ha ringraziato coloro che hanno permesso di realizzare il progetto.

“L’associazione ‘L’Aquila per la vita’ ”, ha detto Tordera, “è una delle presenze più importanti in assoluto sul territorio perché, raccogliendo fondi tra la gente, consente di avviare iniziative di grande importanza come questa, a sostegno delle famiglie che chiedono un aiuto per la vita: è un’altra gemma che aggiungiamo alla nostra offerta sanitaria”. Paravano, nel ricordare l’impegno profuso da anni al fianco di chi soffre, ha posto l’accento sul significato del nuovo servizio: “E’ un sostegno prezioso non solo per i  malati ma per le stesse famiglie”, ha dichiarato, “che si trovano a dover fronteggiare situazione traumatiche. In cantiere, peraltro, abbiamo altre iniziative che riguarderanno la riabilitazione delle pazienti seguite dalla senologia del San salvatore”. Il prof. Marinangeli, guardando al futuro prossimo, ha detto: “L’obiettivo,  in un secondo momento, è ampliare il servizio anche a supporto di malati di altre patologie, definendo sempre meglio i percorsi assistenziali”.

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