Nel corso della metà di questa settimana, l’affondo di una saccatura depressionaria sull’Atlantico centro-settentrionale, innescherà la risalita di una massa d’aria calda di matrice nord-africana attanagliata a un promontorio in quota di matrice Subtropicale (circolazione a bilancia), la cui zona al suolo costituisce un’area di bassa pressione di origine termica che richiama venti tesi e caldi di Scirocco, di Ostro e di Libeccio sulle nostre regioni centrali e meridionali. Le correnti meridionali solleveranno un quantitativo di polveri sahariane insieme a una serie di sistemi nuvolosi non evaporati per via di una debole o addirittura scarsa subsidenza atmosferica. I cieli, dunque, non si manterranno sempre sereni, tali sistemi nuvolosi provenienti dal Nord Africa, li renderanno a volte coperti da stratificazioni medio-alte, nonché da un’altissima concentrazione di sabbia finissima o polvere sahariana (che ha un diametro inferiore a un micron e quindi riesce a rimanere in sospensione nella Troposfera), fin quando, i deboli moti ascensionali e discensionali di queste nubi, non riusciranno più a sorreggere le gocce d’acqua e i cristalli di ghiaccio e, per tali motivi, si verificheranno deboli piogge in grado di permettere il deposito delle polveri sahariane sulle nostre automobili, che vi sconsiglierei assolutamente di lavare.
Nella mappa, l’arrivo del particolato sahariano simulato dal modello meteorologico.