Quanto costa aprire uno studio fotografico? Se ti stai facendo questa domanda è con ogni probabilità perché hai una passione per la fotografia che vuoi trasformare in un vero e proprio mestiere o perché già collabori da anni con altri studi di fotografi professionisti e vuoi provare ora a metterti in proprio. Proviamo a rispondere, analizzando più da vicino soprattutto quali sono le diverse voci che compongono il costo d’avvio di uno studio fotografico.
Dalla formazione ai macchinari passando per l’affitto dei locali: quanto costa aprire uno studio fotografico
Costi da cui non puoi escludere, per esempio, quelli legati alla tua formazione professionale. Aver seguito un corso di fotografia avanzato, essersi specializzato in una determinata tecnica fotografica sono infatti biglietti da visita con cui ci si presenta ai propri clienti e, soprattutto, lo si riesce a fare in maniera convincente in un settore che – va detto – è oggi piuttosto competitivo.
In maniera simile, tra i costi per l’apertura di uno studio fotografico dovresti contare anche quelli dell’attrezzatura e, cioè, di macchine fotografiche, obiettivi, cavalletti, treppiedi, flash, luci, ma anche borse e zaini per il trasporto. Tieni conto che, in studio e se ti occuperai di persona anche della stampa delle fotografie, avrai bisogno di dotarti anche di appositi macchinari e stampanti che possono rappresentare una voce di spesa non indifferente, soprattutto se non si opta per formule come il leasing o il noleggio per esempio. Sicuramente meno consistente, ma non per questo da non considerare attentamente nelle voci di spesa per l’apertura di uno studio grafico, è il prezzo delle licenze per l’uso di programmi e software per l’editing fotografico.
Se decidi di assumere dei collaboratori (che si occupino di montaggio video o che ti affianchino nell’attività di fotografo di eventi, eccetera), nel calcolare i costi di uno studio fotografico devi naturalmente tener conto anche del loro compenso, il pagamento dei contributi o di eventuali straordinari.
Naturalmente, comunque, la voce di spesa più consistente per chi si avvia ad aprire uno studio fotografico può venire dall’immobile dove si decide di realizzare lo stesso. A meno di non averne a disposizione uno di proprietà, le opzioni sono affittarlo o acquistarlo: in un caso e nell’altro la spesa varia molto a seconda di metratura del locale, posizione, centralità, disponibilità esclusiva (per risparmiare potresti optare, infatti, ed è una scelta sempre più in voga per la condivisione con altri professionisti).
Le utenze fanno parte delle spese correnti e di gestione di uno studio fotografico, così come – aspetto da non trascurare – la tariffa del proprio commercialista. Per aprire uno studio fotografico in Italia serve la partita IVA, infatti, e per fortuna oggi la stessa può essere aperta gratis, in pochi semplici passi riassunti all’interno di questa guida. Sia per l’attivazione, sia per la gestione, vi sono servizi telematici come Fiscozen, che ti liberano da ogni responsabilità o incombenza pratica, in modo che tu possa dedicarti a mente fresca a qualcosa di più utile e stimolante, come la crescita del tuo business. Considerati tutti questi aspetti, per tornare alla domanda iniziale quanto costa aprire uno studio fotografico?, la risposta è, insomma, che serve un investimento inziale che va dai 20 ai 35 mila euro.