Avezzano – Ad Avezzano ci sono diverse compagnie teatrali dialettali i cui testi esprimono i problemi e i pensieri della società con grande acutezza. Nella recita teatrale ci si trova di fronte ad attori teatrali e nello stesso tempo di esperienza e capacità. Gli attori riescono a stimolare la partecipazione attiva del pubblico, invitato a comprendere e interpretare criticamente il testo è.
La parlata popolare avezzanese è strettamente legata al folklore e di esso esprime le tradizioni, gli usi, le tradizioni, i costumi, cerimonie e formule attraverso vocaboli spesso inesistenti nella lingua italiana. Essa è estremamente spontanea, espressiva e di una immediatezza di gusto casalingo e contadino. Nelle rappresentazioni teatrali dialettali si trovano tanto buon senso e grande filosofia di vita, logica elementare e profondo significato dei più banali gesti quotidiani, il tutto espresso in maniera diretta e resa assai efficace con parole ed espressioni per noi inconsuete, ma capaci di trasmettere con precisione e in modo tagliente quello che noi ci sforziamo, a volte, di comunicare attraverso perifrasi imprecise e termini generici. Al teatro dei Marsi a breve saranno in scena delle commedie dialettali delle compagnie locali. Avremo l’ opportunità di assistere nei giorni del 5 maggio 2018 alle ore 21,00 e il 6 maggio alle ore 17,00 a “Chi non è pazze. Non ce je volemo”della Compagni Je Concentramente, commedia scritta e diretta da Raffaele Donatelli.
Dall’ Associazione Esse Quisse vedremo “Je fattapposte” di Giovanbattista Pitoni con la regia di Guido Marcellini il 24 marzo 2018 alle ore 20,45. Presenta Orietta Spera. I biglietti (10,00 euro)sono in vendita presso alcuni esercizi commerciali tra cui il Gran Caffè ( Corso della Libertà). Due ore prima dello spettacolo i biglietti si potranno acquistare direttamente al Teatro dei Marsi. Il dialetto con cui si esprimono gli attori è l’espressione vivente e spontanea della tradizione. È in questo senso che il teatro dialettale è cultura. (V.L.).