Scarlattina, pediatri: “Casi in aumento dopo tre anni di stop”

Riprende a circolare la scarlattina che, a seguito della pandemia di Covid-19, aveva visto un crollo del numero di casi. In molte scuole, soprattutto materne, si sta osservando un aumento significativo dei casi. Gli esperti fanno sapere che è importante fare il tampone in caso di sintomi e iniziare la terapia entro 10 giorni dall’esordio, per evitare complicanze.

La scarlattina è una malattia esantematica, causata da Streptococco beta-emolitico di gruppo A, trasmessa da muco e saliva, e per la quale vige l’obbligo di segnalazione, ma non c’è un registro nazionale di monitoraggio.

A parte il mal di gola e la febbre, è accompagnata da una colorazione prima biancastra e poi rossa della lingua e da un esantema con minuscole macchioline rilevate rosso acceso, che condluiscono conferendo un colorito uniformemente arrossato. Esordiscono sul torace, per poi allargarsi e accentuarsi nella regione inguinale e alle ascelle. In caso di sintomi, va eseguito il tampone faringeo rapido e, se positivo, va iniziata la terapia antibiotica.

Durante il 2020, 2021 e 2022 ha circolato poco. Ora, in assenza di restrizioni, tutti i patogeni hanno ripreso a circolare intensamente. Nelle ultime settimane si sono riscontrate epidemie di scarlattina nelle scuole di diverse città italiane. Il periodo di maggior contagio è da dicembre a aprile e la fascia di età più interessata è tra 2 e 8 anni.

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