Marsica. Farmacie sprovviste di figure professionali, specie nei turni festivi, quando erano impiegati solo dei comuni commessi. Segnalazioni e lamentele da parte di alcuni cittadini che non avevano potuto ricevere in farmacia quei consigli qualificati. Ciò ha comportato un serie di attività ispettive nel fine settimana nelle farmacie abruzzesi da parte dei Carabinieri del NAS di Pescara.
Nella provincia dell’Aquila è stato individuato il commesso di una farmacia che, senza alcun titolo, vendeva farmaci, anche quelli con ricette non ripetibili, improvvidamente. L’ispezione ha fatto emergere che non erano stati controllati nemmeno i dati identificativi delle ricette non ripetibili. Analogo episodio per un altro commesso di una parafarmacia della costa teramana. Anche in questo caso l’uomo stava prestando illecitamente l’attività di farmacista nel turno della domenica sera.
Per i commessi, ma anche per i titolari che lo avevano concesso in loro assenza, e’ scattata una segnalazione alla magistratura per concorso in esercizio abusivo della professione.
Nelle scorse settimane i NAS di Pescara, agli ordini del maggiore Domenico Candelli, sempre nel corso di controlli mirati, avevano ispezionato una farmacia del teramano, trovandola sprovvista di ben 35 specialità medicinali obbligatorie. Ne era conseguito il provvedimento di sospensione dell’autorizzazione all’apertura da parte del Servizio Farmaceutico abruzzese. E per un’altra farmacia di Teramo era scattata la denuncia alla magistratura per la totale assenza della figura professionale del farmacista con esercizio abusivo della professione. Le recenti ispezioni avevano scoperto inoltre, nelle Province di Chieti, Teramo e L’Aquila, tre farmacie che impiegavano abusivamente test autodiagnostici per analisi del sangue. Segnalati alla magistratura i responsabili legali delle tre farmacie, per aver svolto illegalmente esami clinici, peraltro non contemplati dalla normativa ministeriale che disciplina le prestazioni analitiche effettuabili in farmacia, sequestrando le apparecchiature di autodiagnosi. L’attività svolta dai Carabinieri del NAS di Pescara in queste settimane è orientata a tutelare i cittadini da comportamenti fraudolenti che ledono un diritto fondamentale, quello alla Salute. Un commesso, essendo privo di laurea in farmacia, potrebbe non conoscere il nome del farmaco o del principio attivo indicato dal medico in ricetta o prescrizioni manoscritte, dispensando un farmaco errato, generando pericolo per la salute dei cittadini.
Si può riconoscere facilmente la reale figura del farmacista dal camice bianco che indossa, con il relativo distintivo. Tutto l’altro personale presente in farmacia deve indossare un camice di colore diverso.