In una frase di T. S. Eliot si dice: “Fare le cose utili, dire le cose coraggiose, contemplare le cose belle: ecco quanto basta per la vita di un uomo”.
Certamente il grande scrittore sottendeva in tali affermazioni l’importanza di conformare sempre pensieri, parole ed azioni all’amore. Il sorriso della persona amata riempie di significato ogni momento vissuto:” Toglimi il pane. Se vuoi toglimi l’aria, ma non togliermi il tuo sorriso (…) apre per me tutte le porte della vita” (P.Neruda).
A voi tutti lettori dedico questa lirica nell’augurio che l’Anno appena arrivato sia ispirato alla foscoliana “corrispondenza d’amorosi sensi”.
Omaggio.
E noi siamo nel freddo della vita
Due grossi pezzi di legna.
Appoggiati l’uno all’altro tra gli alari,
Una febbre di fuoco ci divora
Mentre l’antica corteccia si dissolve
In volute di fumo.
Ma ci unisce il dolce tepore
Della fiamma; unica nostra
Consolazione:
Morire in un abbraccio di faville
E cenere.
E quando anche l’ultimo bagliore
Di bracia sarà spento, dell’avida
Passione non resterà che il ricordo
D’azzurrina sensazione.
Povera memoria sospesa tra l’incerto
Avvenire e il fugace presente!
E tu, o mio caro, ancora sussurri
“Sei il piccolo sole del mio cuore”.
Tenace. non disperi della tua felicità
Finché io avrò la forza di sorridere.
Non voglio rubarti la serena saggezza.
Tuttavia non accostiamoci troppo:
Una vampata violenta potrebbe,
Nello spegnersi improvvisa,
Sorprenderci disuniti.
Il dopo di un delirio
È disastroso.
Godiamo del tenue piacere:
Esso sarà il leale compagno
Delle nostre ore.
Ascoltami!