Una colonia di fenicotteri rosa sulle rive del Lago di Campotosto

Il Reparto Carabinieri Biodiversità di L’Aquila, attraverso le due stazioni ornitologiche realizzate sul territorio, ha costantemente monitorato e controllato le oasi protette individuando, nella Riserva Naturale di Popolamento Animale del Lago di Campotosto (AQ), una colonia di circa 20 fenicotteri che ha scelto di soggiornavi per oltre due mesi. 

Il Fenicottero Phoenicopterus roseus, per antonomasia rappresenta uno dei volatili più affascinanti e più interessanti da un punto di vista ornitologico in virtù delle peculiarità morfologiche, soprattutto per la sua straordinaria colorazione rosa.

La pigmentazione del piumaggio è così particolare per via della loro alimentazione. I fenicotteri, infatti, si nutrono di piccoli crostacei, molluschi e vegetali, raccolti filtrando l’acqua attraverso particolari lamelle presenti all’interno del becco, da questo tipo di dieta ottengono i carotenoidi, pigmenti da cui deriva la loro singolare colorazione rosa. È un migratore gregario, vive e frequenta zone palustri, stagni e lagune prevalentemente appartenenti a zone costiere ma non solo. Solo negli ultimi decenni grazie all’inanellamento identificativo, è stato possibile comprendere con precisione gli spostamenti di questo splendido migratore.

Nei suoi lunghi viaggi può arrivare a toccare diversi continenti, spostandosi dall’Europa dove vive tutto l’anno, all’Africa e al continente Asiatico. Anche in Italia ci sono mete predilette dai fenicotteri, come le aree umide in Toscana nell’Alta Maremma, nel Lazio presso le Saline di Tarquinia, in Puglia dove nidifica nelle saline di Margherita di Savoia, in Sicilia, nelle saline di Priolo in provincia di Siracusa, come anche in Sardegna nel Parco Naturale Regionale Molentargius. 

Una delle popolazioni più cospicue si stanzia nel Parco del Delta del Po e Valli di Comacchio, dove nidificano abitualmente, estendendosi sino alla Riserva Naturale Salina di Cervia. 

La Riserva Naturale del Lago di Campotosto è divenuta, per queste specie, un sito strategico lungo la dorsale appenninica del centro Italia e meta migratoria per migliaia di uccelli acquatici. Ciò lascia pr4esagire che questo gruppo di fenicotteri abbia trovato un habitat e condizioni favorevoli per la loro alimentazione, ma anche per il clima, tanto da decidere di sostarvi così a lungo.

I Carabinieri della Biodiversità di L’Aquila sono riusciti a certificare una relativa stanzialità della piccola colonia di fenicotteri per un periodo di permanenza che va dal 23 settembre alla fine di novembre. 

Singolare anche la presenza di un esemplare adulto, riconosciuto per la marcatura con anello colorato fatta nell’ambito di un progetto internazionale coordinato in Italia dall’istituto ISPRA. L’identificazione tramite l’inanellamento fornisce preziose informazioni. Difatti ha consentito di ricostruire la vita del singolo fenicottero inanellato giovanissimo presso la Laguna Veneta nel 2014.

L’avvistamento dei fenicotteri presso il bacino di Campotosto costituisce il terzo dal 2007 e mai con una presenza così numerosa di esemplari, ciò anche stabilire come i mutamenti climatici possano influenzare le abitudini e gli spostamenti degli animali, perfino sulle rotte migratorie. 

Le minacce principali per il Fenicottero Rosa sono connesse alla riduzione e modificazione degli habitat. L’inquinamento è poi, fra tutti, il peggior nemico per ogni essere vivente. 

Molte specie di volatili studiati presso le stazioni ornitologiche sono vulnerabili ed i Carabinieri del Reparto Biodiversità di L’Aquila contribuiscono, con l’impegno quotidiano, a mantenere integra e priva di minacce l’area appenninica prescelta dai fenicotteri e da altri uccelli acquatici inseriti nella Direttiva 2009/147/CEE del Parlamento Europeo a tutela degli uccelli selvatici.

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