Home Celano Tentato furto di rame alla centrale, denunciato ancora una volta Luigi Antidormi che ancora una volta è libero

Tentato furto di rame alla centrale, denunciato ancora una volta Luigi Antidormi che ancora una volta è libero

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Celano. E’ stato riconosciuto mentre tentava di rubare del rame, ancora un volta. Scatta un’altra denuncia per Luigi Antidormi, celanese di 34 anni.

La mirata attività di controllo da parte dei carabinieri della compagnia di Avezzano, al comando del capitano Enrico Valeri, volta a perseguire una maggiore percezione di sicurezza da parte dei cittadini nel Comune di Celano comincia a dare frutti. Il rafforzamento dello sforzo investigativo ed operativo nel contrasto dei reati contro il patrimonio ha permesso di sventare un furto e denunciare i responsabili all’Autorità Giudiziaria.

Due cittadini italiani sono stati denunciati per tentato furto aggravato in concorso: si tratta di Luigi Antidormi, classe 1982, e una donna, R.F, classe 1978, domiciliato a Celano il primo e a Torano la seconda.

I due, a Celano sulla SP19 Ultrafucense presso una Centrale termo-elettrica, stavano tentando di sottrarre dei cavi in rame. Il pronto intervento dei militari, impegnati in uno dei servizi perlustrativi specificamente programmati nell’arco delle 24 ore per il contrasto dei reati contro il patrimonio, soprattutto nel Comune di Celano, permetteva di sventare il furto e di rintracciare, poco dopo, i due malviventi a bordo dell’autovettura di R.F., all’interno della quale venivano trovati gli arnesi da scasso utilizzati per l’effrazione.

La comparazione delle immagini del sistema di videosorveglianza permetteva di raccogliere ulteriori elementi di reità nei confronti dei due. I due sono stati denunciati su disposizione del Procuratore della Repubblica Andrea Padalino, per tentato furto aggravato in concorso.

I fatti risalgono a ieri. Questa mattina in tribunale ad Avezzano c’è stata l’udienza del processo che ha visto Antidormi imputato per la morte di Marco Zaurrini, 15enne compaesano, investito e ucciso sulla strada che da Paterno porta a Celano. Antidormi era ubriaco e drogato.

Lo scorso anno è stato fermato a maggio perché aveva tentato di rubare due quintali di rame con un complice in una ex fabbrica di Celano. Le grida di una donna, tuttavia, lo hanno fatto desistere ma due persone lo avrebbero comunque riconosciuto.

Ad aprile del 2014 fu arrestato per furto aggravato di 41 chili di rame. Un mese prima fu arrestato mentre tentava di rubare nello stesso deposito. Per questo precedente patteggiò la pena in 5 mesi e 10 giorni. A novembre dell’anno prima venne trovato in casa con due quintali di rame e fu arrestato per ricettazione. Più di una volta è stato accusato dell’inosservanza dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza e del divieto di uscire dalla propria abitazione dalle 20 alle 7.

Un’altra denuncia la ebbe a Cocullo, pochi mesi dopo l’investimento di Zaurrini, perché insieme ad un’altra persona stava rubando rame in una centrale.

In uno degli ultimi provvedimenti che porta la firma del giudice della sorveglianza speciale del tribunale dell’Aquila di leggeva che Antidormi avrebbe dovuto vivere «onestamente, rispettare le leggi, non dare ragione di sospetti e non deve allontanarsi dal Comune di dimora». Una prescrizione che fu violata anche quando fu trovato a Cerchio dai carabinieri, mentre era in un bar. Non ci poteva stare, doveva rimanere nei confini del Comune di Celano.

E’ stato sotto processo per tentata violenza sessuale e per lesioni.

A dicembre dello scorso anno fu portato in ospedale perché aveva avuto una lite ed era stato accoltellato. Era andato a casa di un celanese a richiedere dei soldi e dalle parole si era passati alle botte. Un episodio che destò molta preoccupazione tra i cittadini.

I carabinieri di Celano, al comando del luogotenente Pietro Finanza coadiuvati dal maresciallo Andrea Di Cristofano lo hanno segnalato come una persona pericolosa al tribunale di sorveglianza speciale dell’Aquila e in più di un’occasione hanno richiesto provvedimenti affinché ci fosse un irrigidimento nelle prescrizioni.

Luigi Antidormi è sottoposto alla sorveglianza speciale del tribunale dell’Aquila. Non può uscire dal Comune di Celano ma è libero.

 

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