Avezzano – Presente anche il vescovo Giovanni Massaro, questa mattina, presso l’Istituto Serpieri di Avezzano, per i seminari promossi dal C.S.I. del progetto “Adolescenza, devianze minorili e Media Education”, rivolti all’informazione e alla formazione degli adolescenti riguardo alle conseguenze dannose e agli effetti collaterali dell’uso di alcol, fumo e droghe nell’età adolescenziale, oltre che alla Media Education.
«Ho accolto con piacere l’invito rivoltomi dal dottor Luca Tarquini ad essere presente qui, questa mattina – ha spiegato il vescovo Massaro nel suo intervento – per porgere a voi ragazzi, un affettuoso saluto ed esprimere pieno apprezzamento per l’iniziativa promosso dal Centro Sportivo Italiano. Saluto il dirigente scolastico, i docenti e l’intero personale dell’istituto Serpieri. È fondamentale il connubio tra sport e scuola, perché lo sport è veicolo di valori fondamentali per la crescita dei giovani e dei ragazzi. Lo sport vi aiuta a prendere coscienza dei vostri doni e dei vostri talenti. Mi capita di incontrare ragazzi che si ritengono meno belli, meno capaci, meno intelligenti dei propri coetanei. Ognuno di noi ha ricevuto doni e talenti e la scuola vi aiuta a prenderne coscienza e ad utilizzarli oggi e domani per il bene di tutti.
Lo sport aiuta a comprendere e a capire che per raggiungere i successi è necessario lavoro, fatica, affrontare sacrifici, accettare le sconfitte perché la vita è fatta anche di cadute. L’importante è sapersi rialzare. Lo sport aiuta a socializzare, a vivere relazioni con gli altri. Noi viviamo di relazioni, siamo felici nella misura in cui viviamo delle belle relazioni con gli altri. Oggi più che mai, in un mondo segnato dalla violenza abbiamo bisogno di giovani che sappiano voler bene, che sappiano rispettare gli altri, dialogare e vivere nell’amore. Il progetto “Adolescenza, devianze minorili e media Education”, promosso dal Csi desidera mettervi in guardia, carissimi ragazzi, dai rischi, dalle devianze, dai pericoli, per poter vivere una vita bella e felice. Ed è questo l’augurio che io, di cuore, rivolgo a ciascuno di voi».