L’Aquila. La Polizia di Stato de L’Aquila ha eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare (9 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora), nei confronti di altrettanti soggetti aquilani e stranieri per spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini, avviate nel giugno 2015 e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sono state condotte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura de L’Aquila (nella foto il capo della squadra mobile Gennaro Capasso, affiancato dal vice Sabatino Romano) a seguito della morte di un giovane avvenuta per overdose.
Sono stati individuati due gruppi di persone: uno dedito allo smercio di eroina di altissima qualità e metadone, l’altro attivo sulla cessione di cocaina ed hashish.
Il primo gruppo si occupava di smerciare al dettaglio sulla piazza aquilana eroina proveniente da Roma, rifornendo i numerosi tossicodipendenti e concordando di volta in volta il luogo di incontro attraverso un linguaggio criptato.
Il secondo gruppo invece era una vera e propria associazione composta da 4 soggetti, i quali, nel periodo dal settembre 2015 ed il gennaio 2016, hanno immesso nella piazza aquilana importanti quantitativi di hashish e cocaina, avvalendosi nella circostanza di altri complici per lo smercio al dettaglio delle predette sostanze.
Gli associati provvedevano ad effettuare le operazioni di taglio e confezionamento delle singole dosi in un appartamento utilizzato come base logistica, dichiarato totalmente inagibile a seguito del terremoto del 2009.
Mesi di intercettazioni telefoniche ed ambientali, appostamenti, foto e filmati, hanno consentito alla Polizia di Stato di ricostruire nel dettaglio tutti i movimenti degli indagati, anche le operazioni di taglio e confezionamento della sostanza, che sono state costantemente video-riprese da una telecamera installata nella casa.
I poliziotti, nell’odierna operazione, si sono avvalsi dell’ausilio di unità cinofile.
Misura cautelare in carcere per Alessandro Biasini (Nato a L’Aquila nel 1971), Joussef Bya (Marocco 1983), già in carcere, Grigor DervishaJ (Albania 1991), Enver Fusha (Albania 1989), Elvis Goman (Guastalia 1967), Tiziano Panepucci (L’Aquila 1966), Marcelo Ramos Duarte (Guinea Bissau 1991), Pierpaolo Romano (Monterotondo 1965), Massimo Taddei (L’Aquila 1973).
Per Bya, difeso dall’avvocato del foro aquilano, Mauro Ceci, l’accusa è quella di aver ceduto della droga a un italiano e a un albanese che poi la portavano a L’Aquila.
Ai domiciliari vanno Luca Zugaro (L’Aquila 1978), Kurtisi Vasfi (Macedonia 1981), Minodora Irina Popescu (Romania 1989).
Obbligo di dimora nel Comune di residenza e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Federico Ferrauti (L’Aquila 1983), Giovanni Catena (L’Aquila 1978).