Avezzano– Da venerdì 16 Novembre, è finalmente disponibile il nuovo singolo di Pedro (alias Pietro Spera), 22 anni, cantautore locale.
Per scoprire un po’ di più sull’artista e sul suo nuovo singolo lo abbiamo contattato per fargli alcune domande.
Prima di parlare del singolo torniamo indietro di qualche anno, più precisamente al momento in cui sei entrato nel mondo musicale, come è successo?
“Tutto inizia nel 2013 per gioco, da lì ho capito che quello che volevo fare nella vita era questo, cantare. Non so bene come la musica sia entrata dentro di me, so solo che non ne posso più fare a meno.”
Ci sono dei professionisti del settore che ti hanno seguito nella fase di formazione come cantante o che ti seguono attualmente?
“Sì, ho avuto la fortuna di essere seguito da vari professionisti del settore come Roberta faccani, Grazia Di Michele, Luca Pitteri, Gio Di Tonno, Cheryl Porter e Silvia Querci.
Sono seguito in maniera maniacale dalla mia vocal coach Michela Olivieri, persona speciale e dall’animo nobile. Ma fondamentali per la mia crescita sono stati i QUALUNQUISTI, band con la quale ho suonato e che considero la mia seconda famiglia.”
Quali sono gli artisti che hanno segnato la tua formazione musicale e che rappresentano un po’ la tua fonte di ispirazione?
“Ce ne sono diversi sia sul piano nazionale che internazionale. Mi vengono in mente i Litfiba, Beatles, Rolling Stones, Deep Purple, per non parlare di Guccini e De André.”
Qual’è il concerto che, tra i tanti, porti più nel cuore?
Non potrò mai scordare Poggio Bustone, dove ho suonato con i be Folk. Mi trovavo a capistrello, bar le roi, se non erro nel Dicembre 2016. È stato un live emozionante, in cui hanno partecipato davvero tante persone.
Qual’è il genere musicale che ti caratterizza?
“Beh non c’è un genere in se in cui mi riconosco, il mio sound si interseca tra più generi, quali il folk, l’indie e il pop. “
Dunque non ci resta che parlare del brano, dicci un po’ il contesto in cui è nato il singolo.
“Che dire, scrivo questo brano dopo una serata passata tra amici, dove c’è stato qualche brindisi di troppo. Dopo una mezz’ora passata sul letto a guardare il soffitto mi ritrovo con la mia chitarra a tirar fuori la prima frase che mi passa per la testa. Complice anche il rapporto viscerale che ho con autori come Guccini e De André, la scintilla scocca proprio quando ascolto per l’ennesima volta “Bocca di Rosa”. Da lì scrivo il brano di getto. ”
Di cosa parla il brano?
“È una storia un po’ travagliata che parla di moralità, quella che purtroppo manca ad oggi nel nostro paese è che si riflette nel brano.”
Ci sono state persone che con il loro apporto sono state decisive alla realizzazione del singolo e di tutto quello che c’è dietro?
“Certo, importante è stata la collaborazione con NOLABEL ed il cantautore romano “NO_ME” che è riuscito in pochissimo tempo ad entrare nella mia testa.
A breve uscirà anche il video ufficiale del brano ed è pertanto doveroso citare e ringraziare tutti coloro che l’hanno reso possibile. Iniziando da Di Bartolomeo Anna alla regia, Arianna Torti, una delle voci migliori nella Marsica, Riccardo De Michelis, Pierfrancesco Calisse, Stefano Spera, Luca Corazza e tutti coloro che mi hanno aiutato in questa folle impresa.”
Cosa ti aspetti da questo progetto?
“Spero che il progetto entusiasmi voi come lo ha fatto con me, spero che anche voi riusciate a cogliere quel barlume di realtà nascosto nelle mie semplici rime.”
Qual’è il consiglio che ti senti di dare a tutti coloro che vogliono entrare nel mondo della musica, specie alle nuove leve?
“Mi sento di dire loro che devono sempre tenere duro e sentire sempre ardere il fuoco che hanno dentro, quindi, bisogna perseverare e non demordere.”
Grazie mille Pedro, noi di terre marsicane ti auguriamo il meglio, sperando che potremo nuovamente parlare di altri tuoi brani/album.
“Grazie mille della disponibilità, alla prossima”.