Avezzano. Si è conclusa con un boom di presenze e di visitatori, la settimana scientifica del liceo Vitruvio Pollione di Avezzano. Anche quest’anno, i ragazzi hanno potuto confrontarsi con laboratori, progetti, studi interdisciplinari, realizzati insieme ai loro docenti e portati all’attenzione della città e della Marsica tutta.
Pubblichiamo il resoconto di un docente, Carmine Di Giustino (nella foto), il quale, nel complimentarsi con i suoi studenti per l’attenzione che hanno diligentemente dimostrato nei confronti dell’evento, stimola una riflessione su come, i ragazzi, anche grazie a iniziative come questa, diventino cittadini consapevoli capaci di modificare la società.
“Ed anche l’edizione 2017 della Settimana Scientifica del Liceo Scientifico “VITRUVIO” è terminata. Vedere smontare i laboratori il sabato sera lascia un po’ di amaro in bocca. Mesi di preparazione, di sudore da parte di tutti, studenti, docenti personale ATA, che in una serata vengono messi da parte, per ripartire l’anno prossimo. Stare al blog per me, è stata una esperienza fantastica. Vedere i ragazzi manovrare schede di memoria, social e foto in diretta, vederli seguire attentamente il numero delle visite, a proposito abbiamo superato il record dell’anno scorso, vederli partecipare attivamente alla creazione di qualcosa che rimarrà sempre nei loro ricordi, è stata una grande emozione. Così come è stato emozionante girare con la fotocamera e fermare nel tempo le varie attività, i vari sorrisi e le varie preoccupazioni.
Entrare nelle aule dove studenti di tutte le età mostravano con grande professionalità le proprie esperienze scientifiche è stato magico. Come dimenticare i ragazzi del liceo Fermi di Sulmona con la loro realtà aumentata e i visitatori che con le pale giocavano con la sabbia e scoprivano laghi, frane, valli e montagne cambiare forma davanti i loro occhi. Oppure i giochi d’acqua, la Costituente, i robot virtuali, l’aracnosofia del Cotugno e tutti gli altri. I filosofi, gli scienziati e i giocolieri della scienza hanno animato tre giornate di allegria e sapere. Una scuola diventata laboratorio e un laboratorio diventato scuola di vita. La settimana scientifica è un esempio di cosa la scuola dovrebbe diventare: un mondo dove la scoperta ed il sapere attivo prendono il posto del sapere passivo, dove gli studenti diventano attori del loro apprendimento, sotto la guida dei loro docenti, all’interno di un ambiente che spinge alla curiosità del conoscere, dando a tutti la possibilità di apprendere al loro ritmo, creando cittadini consapevoli del proprio ruolo di modificatori della società, in barba a quanti li vorrebbero semplici ricettori o contenitori del sapere altrui”.