Scurcola Marsicana – Un sequestro molto particolare quello avvenuto in un locale commerciale di Scurcola Marsicana dove, all’interno di un acquario, era ospitato un raro esemplare di pesce drago (scleropages formosus). Il sequestro è stato eseguito dal Nucleo Cites del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara.
Il pesce drago è considerato a rischio estinzione quindi non può essere detenuto: un cinquantenne di origini straniere è stato infatti denunciato. Il pesce, denominato anche “Arowana asiatico“, simbolo di buona fortuna, ha un valore commerciale piuttosto importante tanto che, in base alle sue caratteristiche, può raggiungere i 300mila euro.
Il titolare dell’attività nella quale è stato rinvenuto l’animale a rischio estinzione non ha fornito la certificazione Cites che diviene sempre obbligatoria per poter possedere un pesce di questo genere di cui, per l’appunto, non ha saputo dimostrare la provenienza. Al momento il pesce drago è rimasto in custodia dell’indagato in attesa che venga trasferito in un acquario autorizzato e adatto. Per la persona denunciata è previsto, secondo la legge, l’arresto da 6 mesi a 2 anni e un’ammenda che può andare dai 15mila ai 150mila euro.
- I Forestali del Nucleo Cites hanno rinvenuto nei locali dell’esercizio commerciale dell’indagato, all’interno di un acquario, un rarissimo esemplare di “Pesce dragone” o “Arowana asiatico” (Scleropages formosus Müller & Schlegel, 1840), specie tutelata sia dalla Convenzione di Washington del 1973, nell’Appendice I, sia dal Reg. (CE) n. 338/97, nell’Allegato “A”, in quanto in pericolo di estinzione a causa della rarefazione delle sue popolazioni, dovuta ai prelievi illegali in natura.
- Il possesso di tale specie, il cui valore commerciale può arrivare anche a 300.000 €, in base alle dimensioni e alla colorazione, nella tradizione popolare dell’Asia orientale è considerato beneagurante e, pertanto, i suoi esemplari vengono regalati agli amici e parenti come portafortuna.
- Il pesce in questione, non avendo il titolare del negozio fornito ai militari operanti la certificazione Cites obbligatoria per legge per la detenzione dell’animale e non potendo, quindi, dimostrarne la legale provenienza, è stato sottoposto a sequestro d’iniziativa, già convalidato dal P.M. della Procura di Avezzano (AQ), ed affidato provvisoriamente in giudiziale custodia allo stesso indagato, in attesa del trasferimento presso un acquario autorizzato a detenere esemplari vivi tutelati dalla Convenzione di Washington – Cites.
- “L’indagato” ha dichiarato il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, “rischia ora l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da quindicimila a centocinquantamila euro per la detenzione dell’esemplare vivo di Pesce dragone, specie a rischio di estinzione”