Avezzano – “Trenta guardie giurate della Securpol Group da oltre due mesi senza stipendio”. A dare l’allarme è Leucio Bianchi, dirigente sindacale dell’Ugl sicurezza civile nazionale. Il tutto trae origine da una vicenda giudiziaria legata ad un crac da circa 160 milioni.
“Oltre che a non percepire gli stipendi – spiega Bianchi – l’amministrazione giudiziaria non ha fatto comunicazioni ufficiali sulla situazione dei pagamenti ai dipendenti con comunicazione scritta, che possa permettere ai lavoratori di andare in banca per rinegoziare o chiedere la sospensione del mutuo e/o per ogni altro aspetto della vita aziendale ci troviamo ad un vero e proprio limbo, un sequestro dei dipendenti oseremmo dire”.
Una situazione di precarietà che, secondo il dirigente sindacale, ha già causato le prime vittime. “Il 15 Agosto la prima vittima a Roma: un lavoratore che nei giorni precedenti aveva forti preoccupazioni per la situazione economica a cui sarebbe andato incontro, si sente male e muore all’ospedale di Tor Vergata per ictus. Le sue preoccupazioni erano state riferite ai colleghi che negli ultimi giorni gli sono stati vicino, che notavano in lui un vero e proprio stato di alterazione fisica e psicologica”.
“Il 18 Agosto – continua – alle 11.00 circa è la stampa a dare il primo annuncio del suicidio di un altro dipendente, preoccupato anch’esso dopo la sentenza del 17 Agosto 2017 del tribunale di Civitavecchia che sancisce la prosecuzione della custodia giudiziaria di altri 30 giorni con la nomina di altri 3 Custodi giudiziari, prolungando di fatto l’agonia dei lavoratori”. Una situazione insostenibile che richiede l’immediato intervento delle autorità competenti.