Avezzano. Un consiglio comunale che si è trasformato in una bagarre, dove ad un certo punto la maggioranza ha intimato la chiamata in aula degli agenti di polizia locale e dove il vicesindaco Ferdinando Boccia, rivolto a Mariano Santomaggio ha detto “Tu stai attento!”.
“Si sarebbe dovuto discutere del piano di riqualificazione del centro storico di Antrosano e del rinnovo della concessione degli impianti alla società che già li gestisce per i prossimi venti anni”, commenta il consigliere comunale di minoranza Alessandro Barbonetti, “una concessione che scade tra 18 mesi. Nessuno nega le migliorie che sono state apportate all’impianto di 180 mila euro ma quantomeno la commissione dedicata allo Sport avrebbe dovuto avere il tempo di decidere e di capire. Invece prima che scada, ai margini del tempo utile all’attuale amministrazione si porta in consiglio un rinnovo per 20 anni”.
Non solo questi i punti caldi ma comunque, sta di fatto, che gli animi si sono scaldati e non poco.
Tanto che quando si è proceduto alla votazione sul piano di Antrosano, Alessandro Barbonetti, Mariano Santomaggio, Vincenzo Gallese “Pissino” e Stefano Chichiarelli hanno lasciato l’aula. Della minoranza è rimasto solo Emilio Cipollone e quindi non era garantito il numero legale. In più sei o sette consiglieri sarebbero stati anche incompatibili per via delle proprietà che hanno ad Antrosano e quindi degli interessi che hanno di parte.
Momenti di grande tensione ci sono stati durante uno scontro aperto tra il presidente del consiglio Domenico Di Berardino, il sindaco Gianni Di Pangrazio e il vicesindaco Ferdinando Boccia e il consigliere di opposizione Mariano Santomaggio.
“Ad un certo punto ho detto che avrei intitolato il mio intervento ‘fumo negli occhi’, nel senso che che si tenta di gettare negli occhi degli avezzanesi fumo, perché dopo quattro anni e mezzo che hanno dormito si sono svegliati e con un po’ di asfalto elettorale e un po’ di marciapiedi elettorali pensano di prendere in giro gli avezzanesi pensando che hanno l’anello al naso”, dice Santomaggio, “in quel momento si è accesa l’aria, una scena impietosa con uno spegnimento continuo dei microfoni con Di Berardino che ogni 5 minuti mi diceva ‘Ti espello’. Quando ci sono animi accesi non si espelle nessuno, le sedute vanno sospese ma non si espelle proprio nessuno. A un certo punto Boccia ha rincalzato sui debiti del Cam ma io ho ricordato che in tre anni ne ha fatti il triplo. Una cosa andata avanti per un buon quarto d’ora. Alla fine mi ha detto davanti a tutti: ‘Stai attento, stai molto attento'”.