Schiaffi e pugni alla nonna di 90 anni, ma per la Corte d’Appello era parzialmente incapace di intendere e di volere

Avezzano – Il tribunale di Avezzano lo aveva condannato a 3 anni e 2 mesi di carcere per violenza in famiglia. I fatti risalgono al 2021, quando un 23enne marsicano si sarebbe reso autore di minacce ed aggressioni anche con l’uso di coltelli ai danni dei familiari. Le violenze, secondo quanto emerso nel giudizio di primo grado, sarebbero state collegate a richieste di denaro per procurarsi alcol e droghe.

In una occasione, il giovane avrebbe aggredito la nonna 90enne con schiaffi e pugni. L’anziana aveva quindi richiesto le cure del pronto soccorso, dove le era stata riconosciuta la prognosi di 20 giorni. Nel giudizio di appello, la difesa aveva evidenziato che il giovane, già con precedente diagnosi psichiatrica ed affidato al CIM, poteva non essere consapevole delle sue azioni e la Corte d’appello di L’Aquila aveva disposto l’esecuzione di una perizia psichiatrica per accertare le condizioni del giovane.

Lo psichiatra incaricato, il dott. Maurizio Cupillari, ha stabilito che il giovane fosse parzialmente incapace di intendere e di volere all’epoca dei fatti, anche in quanto assuntore di alcol e sostanze stupefacenti. La Corte d’Appello di L’Aquila ha quindi ridotto la pena a un anno ed otto mesi e ha disposto la sospensione condizionale. La difesa era rappresentata dall’avvocato Mario Del Pretaro.

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