Abruzzo – Prestazioni aggiuntive nei fine settimana e “open day” per aggredire il fenomeno e ridurre le liste d’attesa. Sono le due novità principali messe in campo dalla Regione e dalle Asl, presentate questa mattina a Pescara dall’assessore alla Salute Nicoletta Verì, dal (Responsabile unico per l’assistenza sanitaria (Ruas) Marco Scorrano, dal direttore del Dipartimento Sanità Camillo Odio, dai direttori generali delle Asl Giuseppe Palmieri, Vero Michitelli, Maurizio Di Giosia e dal direttore sanitario della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Carmine Viola.
Una strategia che si inserisce in un più vasto piano di azione, avviato già nel 2019 dall’attuale governo regionale e che nell’ultimo anno ha visto una serie di interventi ancora più incisivi, secondo quanto disposto dalla normativa nazionale.
“Perché – puntualizza l’assessore – quella delle liste d’attesa è una questione comune a tutte le regioni italiane, che non riguarda solo l’Abruzzo e che alla base sconta fattori non sempre gestibili dalle amministrazioni. Basti pensare che nel 2019 la domanda di salute era quattro volte inferiore a quella attuale, ma le liste d’attesa erano sempre le stesse. Viene da sé, al di là delle facili strumentalizzazioni politiche, che il problema è molto più complesso e va affrontato con strumenti coordinati e complementari”.
Ciascuna Asl, sulla base del proprio modello organizzativo e dei dati in possesso rispetto al rispettivo bacino di utenza, ha organizzato misure straordinarie che prenderanno il via già a partire da sabato 25 ottobre.
La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha promosso due open day, sabato 25 ottobre e sabato 8 novembre (dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18), coinvolgendo tutte le unità operative aziendali che presentano tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni ambulatoriali, distinte per classi di priorità, oltre i tempi previsti dalla normativa vigente in materia. Saranno garantite visita allergologica, visita e diagnostica senologica, diagnostica ecografica, visita oculistica, eco color doppler, visite neuropsichiatriche, visita specialistica e diagnostica endoscopica gastroenterologica, visita pneumologica con indagini strumentali.
La Asl Lanciano-Vasto-Chieti, per ricondurre nel termine massimo di 6 mesi le prestazioni in classe Programmata già prenotate, ha predisposto l’effettuazione di 720 sedute straordinarie, così suddivise: prova da sforzo (57), eco color doppler (150), prima visita pneumologica e spirometria (25), ecografia mammaria (55), mammografia (51), risonanza magnetica cardiaca (11), prima visita gastroenterologia (10), risonanza magnetica con mezzo di contrasto (20), ecocardiogramma (28), ecografia internistica (46), prima visita endocrinologica (44), prima visita reumatologica (79), ecografia muscolo scheletrica (26), risonanza senza mezzo di contrasto (64), prima visita oculistica (54).
La Asl Pescara, domenica 26 ottobre, effettuerà 100 visite dermatologiche, mentre il 13 dicembre saranno recuperate almeno 15 ecografie muscolo-scheletriche. A questo si aggiungono sedute straordinarie nelle giornate di sabato e domenica, con l’attivazione del regime aggiuntivo per i dipendenti aziendali, l’incremento delle ore a specialisti ambulatoriali interni già in servizio e attivazione di nuove ore di specialistica ambulatoriale interna con stipulazione di rapporti convenzionali.
La Asl Teramo, sabato 25 e domenica 26, ha promosso due open day dedicati alla diagnostica ecografica delle carotidi, una di quelle prestazioni per cui la domanda è altissima in quanto esame correlato a patologie molto diffuse come ictus e ischemie. I medici della Asl di Teramo svolgeranno questa attività in regime istituzionale e parteciperanno tutti gli specialisti che si occupano di tale diagnostica, a partire dalla Chirurgia vascolare, le Medicine, le Radiologie, le cardiologie, fino al territorio con i medici delle Uccp. Si prevede l’effettuazione di circa 420 esami nei due giorni di open day che, mattina e pomeriggio, coinvolgeranno tutti e quattro gli ospedali del Nucleo cure primarie (Ncp) di Mosciano. Nei prossimi mesi saranno organizzati altri open day per le prestazioni maggiormente critiche con l’obiettivo di ridurre le liste di attesa.
“Siamo perfettamente consapevoli – prosegue ancora la Verì – che queste iniziative, da sole, non sono sufficienti a risolvere tutte le criticità. Sono però una buona pratica che sarà ripetuta ogni volta che sarà possibile, grazie alla disponibilità e alla sensibilità dimostrate dagli operatori sanitari che hanno risposto alla chiamata delle direzioni generali”.
Sul fronte dei dati, il monitoraggio eseguito dal Ruas nel periodo 1° gennaio-30 settembre 2025, sono state richieste dall’utenza (ed erogate) un milione 226mila prestazioni sanitarie su una popolazione complessiva residente in Abruzzo di un milione 270mila abitanti.
Paragonando i dati al 30 settembre con quelli riferiti al solo primo trimestre dell’anno, emerge che è stato garantito nei tempi il 91.4 per cento delle prestazioni in classe U (urgente) a fronte del 74 per cento al 31 marzo; il 78.5 per cento di quelle in classe B (breve) a fronte del precedente 46.8; il 78.2 in classe D (differita) contro il 49; l’89.9 in classe P contro il 64.2.
Ci sono altri due indici che pesano sulla gestione delle liste d’attesa: quello relativo ai rifiuti e quello sul drop out. Il primo si riferisce agli utenti che non accettano la prenotazione entro i termini perché, ad esempio, disponibile in una sede non gradita o per concomitanti impegni personali. Nei primi 6 mesi del 2025, su 585526 richieste, ne sono state rifiutate 335002, pari al 57 per cento. Il drop out, invece, è il numero delle prestazioni prenotate e alle quali il paziente non si presente senza disdire: rappresentano mediamente il 15 per cento del totale, con punte del 40 per cento per alcune prestazioni.
Nel complesso, il valore delle prestazioni erogate oltre il limite previsto dalla normativa (anche in questo caso il dato disponibile è al 30 giugno) è pari al 6 per cento: in termini assoluti si tratta di 36255 prestazioni su un totale di 585526.
Tra le altre azioni avviate dalla Regione e dalle Asl sul fronte delle liste d’attesa vanno ricordati il Cup unico regionale (nel quale confluiscono interamente anche le prestazioni degli erogatori privati), la piena attuazione dei Cup di secondo livello per la prenotazione delle prestazioni successive a quello di primo accesso, un attuazione dei Pdta (percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, ndr) anche con i privati accreditati, un potenziamento dei sistemi di richiamata dei pazienti per scongiurare il drop out.