Avezzano – Il 26 ottobre ricorre l’anniversario della morte del poeta e scrittore Romolo Liberale. Non c’è modo migliore di ricordarlo che leggere una delle sue poesie nella consapevolezza che quando si è assaggiato il fascino e il conforto dei sui versi, l’interesse verso quello che è tracciato negli scritti sorvola i binari della pagina per donare bellezza ai nostri giorni. Le sue parole si fanno pietra filosofale ricca di saperi senza tempo.
Autunno
Il Gran Canale scorre lento e muto,
l’allodola non è più canterina,
il tempo delle bietole è venuto,
la semina del grano si avvicina.
Ecco un trenino piccolo, minuto;
ferma di piarda in piarda e ricammina.
E i bietolai accolgono il saluto
Dell’ultima fatica contadina. E spoglie;
Le tarde vigne ormai son fredde e spoglie;
la pioggia e il vento tornano insistenti;
dai pioppi pigre cadono le foglie.
I giorni si fan grigi e brevi e lenti…
Ecco l’inverno: preme già alle soglie.
I campi dormon placidi e silenti.