Sono due le targhe commemorative che dallo scorso 8 luglio testimoniano la presenza di Roberto Rossellini e di Luchino Visconti a Verrecchie durante la seconda guerra mondiale. Due storie profondamente diverse quelle dei due registi giunti in Abruzzo dopo la caduta del regime di Mussolini. Rossellini arriva nell’agosto del 1943 per tentare di concludere il film Scalo merci. Visconti fugge da Roma nel mese di ottobre nel tentativo di scavalcare la linea del fronte, ed unirsi alle formazioni alleate. Entrambi finiscono per condividere per qualche giorno la stessa abitazione.
Alla presenza di Renzo Rossellini, figlio di Roberto, sono state inaugurate dalla Proloco di Verrecchie le due targhe commemorative: le incisioni sono state poste sulle abitazioni realmente vissute da Rossellini e Visconti, e dai propri familiari. Presenti alla conferenza stampa, tenutasi in piazza Monumento, il regista Alessandro Rossellini, l’attrice Gabriella Boccardo, la direttrice del Museo Franco Zeffirelli e storica dell’opera di Luchino Visconti Caterina D’Amico, Nicoletta Mannino nipote di Luchino Visconti, Alexander Galiano storico della famiglia Rossellini e promotore dell’iniziativa, il vicesindaco del Comune di Cappadocia Giuseppe Di Giacomo.
Nicoletta Mannino, figlia di Uberta Visconti (sorella di Luchino), si è soffermata con il pubblico presente in piazza per leggere le pagine del diario che Luchino Visconti scrisse a Verrecchie nel 1943. Una stele in bronzo posta nella piazza, offre ora ai turisti e ai cittadini la possibilità di leggere il testo integrale del diario.
Fotografie: Daniele Arcomano