Tagliacozzo – Sono passati 44 anni da quando il celebre regista Sergio Martino ed il suo cast hanno fatto tappa a Tagliacozzo per girare la seconda parte del film “I corpi presentano tracce di violenza carnale”: la prima parte della pellicola, invece, è stata girata nel centro storico di Perugia.
Noto all’estero con il titolo di Torso o The bodies bear traces of carnal violence, questo film è stato, assieme al film Reazione a catena di Mario Bava, il precursore del filone degli slasher movie statunitensi (di cui fanno parte titoli come Halloween – La notte delle streghe e la saga di Venerdì 13).
LA TRAMA – Un misterioso individuo mascherato uccide un giovane e la sua ragazza, Flo’ Nicholson, studenti dell’Università per Stranieri di Perugia, appartati una sera in macchina. Qualche tempo dopo, la stessa sorte tocca prima a Carol che viene privata degli occhi e poi a un venditore ambulante ricattatore che aveva capito l’identità dell’assassino. I sospetti sembrano ricadere su Stefano, spasimante non ricambiato di Daniela, un’amica delle ragazze assassinate. Il ragazzo però nel frattempo ha fatto perdere le sue tracce. In cerca di tranquillità e seguendo il consiglio dello zio, Daniela si trasferisce per il weekend con due compagne, Katia e Ursula, in una villa in campagna edificata sull’alto di una rupe. Durante il viaggio in treno dividono lo scompartimento con Roberto, un giovane e affascinante medico anche lui diretto al piccolo paese di campagna. Anche Jane, un’altra amica, le raggiunge a sorpresa il giorno successivo. Il misterioso omicida però segue le ragazze fino alla villa isolata e dopo essersi sbarazzato di un guardone appostato nei pressi della villa, penetra nella casa e uccide tre delle quattro ospiti. Jane, sopravvissuta per puro caso alla mattanza solo perché il maniaco non sapeva che anche lei fosse in casa, assiste nascosta e impotente in un crescendo di tensione e di orrore ai macabri armeggi dell’omicida, che inizia a fare a pezzi i cadaveri delle sue amiche. Dopo aver creduto di essersi salvata, l’omicida scopre che le ragazze alla villa non erano tre bensì quattro, e ritorna per completare la sua opera. Si scopre che l’autore della sanguinosa carneficina altri non è che il professore universitario di arte delle ragazze, il quale intratteneva relazioni sessuali con le sue allieve, tra le quali Flo‘ e Carol. Dani invece aveva visto un particolare rivelatore che poteva incolparlo (un foulard di proprietà del professore, con una fantasia particolare, con il quale erano state strangolate le prime due vittime). Quando l’assassino sta per finire anche Jane, interviene provvidenzialmente Roberto che salva la ragazza, mentre il folle, nella lotta che scaturisce, precipita dalla rupe.
Di seguito qualche minuto della pellicola, girata nel centro storico di Tagliacozzo:
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